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Emergenza sanitaria 

Campagna regionale di vaccinazione: "Vicini alla svolta del 70 per cento della protezione di comunità"

L'assessore regionale Donini fa il punto. Oggi 89 nuovi casi positivi e un decesso. "Andamento epidemiologico favorevole, alleggeriti reparti Covid e terapie intensive"

Foto Ansa Sir

 

“Con ragionevole certezza, l’Emilia Romagna arriverà entro l’estate a una protezione di comunità del 70 per cento della popolazione vaccinabile”.

Stamane in conferenza stampa l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini ha annunciato una “svolta” della campagna di vaccinazione regionale e ha fornito numeri e tendenze che “collocano la Regione al primo posto per rapporto tra dosi somministrate e dosi consegnate. Rapporto che si attesta al 91,7 per cento contro la media nazionale dell’89 per cento circa”.

A inizio conferenza stampa, le 11.30 circa “erano 3.301.944 le dosi di vaccino somministrate a fronte di una fornitura Pfizer di ieri, mercoledì 16 giugno, di 3.607.800 dosi consegnate”.

Una performance per la quale, ha precisato l’assessore Donini, l’Emilia Romagna raggiungerà una “buona e considerevole” immunità al virus.

I numeri confortano. I nuovi casi positivi al Covid registrati ad oggi sono 89, una diminuzione di 50 rispetto allo stesso giorno della settimana scorsa. I tamponi sono 16.809 tamponi, con rapporto dello 0,5 per cento di positivi sul numero dei tamponi effettuati. Bassa l’età media dei nuovi casi, che si attesta sui 33,5 anni. Oggi si registra un decesso, una donna di 77 anni residente in provincia di Parma.

“Un andamento epidemiologico favorevole – ha commentato l’assessore - che conferma una bassa circolazione del virus confermata anche dall’alleggerimento dei reparti ospedalieri, sia Covid che di terapia intensiva”.

Poi ancora dati. “Ad oggi abbiamo 2.148.788 cittadini che hanno fatto almeno una dose, circa il 55 per cento della popolazione vaccinabile e 1.153.156 cittadini che hanno completato il ciclo con le due dosi, ovvero circa il 29 per cento del totale dei vaccinabili".

“Nelle ultime due settimane sono state aperte  tutte le prenotazioni per tutte le fasce di età, partendo dai 12/19 enni, poi dai 39 ai 35 e via dicendo. Una modalità – ha spiegato l'assessore Donini – con doppia finalità. Quella della priorità alla popolazione scolastica per riuscire il più possibile a vaccinare con la prima dose entro luglio e completare il ciclo prima dell’inizio della scuola per un ulteriore rafforzamento della sicurezza, dopo aver vaccinato il personale scolastico e para scolastico,  e quella della volontà di non intasare il sistema informatico che infatti ha retto. Come dice il generale Figliuolo però, tutti possono vaccinarsi ovunque”.

La somma tra coloro che hanno avuto prima dose e coloro che in queste due settimane si sono prenotati, alle quali si aggiungono i circa 200.000 che accoglieremo nei 22 centri vaccinali istituiti nei luoghi di lavoro, prosegue l'amministratore regionale “ci dà il segno di un traguardo, un primo traguardo, non quello definitivo. Oggi possiamo dire che in Emilia Romagna tutti coloro che volevano e vogliono vaccinarsi hanno una data e che la popolazione di chi si è già vaccinato con una dose e di chi si è prenotato per i prossimi due mesi, circa mezzo milione di persone, ovvero 499.725, ci avvicina all’obiettivo nazionale di raggiungere entro la fine dell’estate come minimo il 70 per cento della popolazione vaccinabile, ovvero 2.800.000 persone, e avvicinarsi all’80 per cento ovvero superare 3 milioni di persone vaccinate”. Un dato che potrebbe anche dare per raggiunta l’immunità di gregge che però sarà il governo a certificare.

Nel giro di un paio di settimane contribuiranno all’obiettivo anche i medici di medicina generale e i farmacisti.

Nel contesto generale, tuttavia, i problemi non mancano, ammette Donini. Non preoccupa la variante Delta che è presente con percentuali molto basse, la settimana scorsa sono emersi 15 casi su più di un migliaio di sequenziamenti. Sulla questione Astrazeneca, ci si attiene alle indicazioni del Governo, del Cts e di Aifa e non si somministra agli under 60, i richiami saranno misti, con Pfizer o Moderna. E sulla fine che faranno le dosi in più che arriveranno comunque perché già a contratto, la questione – oggettiva - sarà affrontata quando di presenterà. Ad oggi sono state somministrate 573 mila dosi di Astrazeneca e completati circa 120 mila cicli.

Per i renitenti al vaccino è in arrivo un potenziamento dei punti vaccinali, spiega Marcello Donini.  “La primula, simbolo del vaccino,  si dovrà trovare sotto casa, incontrare ovunque, lungo il tragitto per andare al lavoro e nei luoghi di vacanza, sarà una vaccinazione che continuerà sempre più in prossimità con l’azione indispensabile e insostituibile dei medici di medicina generale e dei farmacisti. Arriverà anche nelle prossime settimane una campagna di divulgazione di massa”.

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