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Servizi pubblici 

Cesena siamo noi chiede lumi sul Tpl

Il dibattito nel Consiglio comunale dello scorso 11 febbraio

Cesena siamo noi chiede lumi sul Tpl

Il gruppo Cesena siamo noi fa sapere con una nota che giovedì 11 febbraio in Consiglio Comunale ha "riportato  con fermezza all’attenzione della città la problematica ben conosciuta del trasporto pubblico locale (Tpl). Il Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile), che è un obiettivo esplicitato chiaramente nel mandato di questa Amministrazione comunale, come di quella che l’ha preceduta, non è banale (cit.)."

 

"I cittadini residenti nei centri abitati del nostro Comune - si legge nella nota - da anni richiedono un legittimo servizio di trasporto pubblico,  in quelle zone urbanizzate,  così come sono definite anche nel nuovo Piano urbanistico generale (Pug) ma, che ad oggi, non risultano compiutamente e definitivamente collegate e integrate con il resto della città. Parliamo di località più o meno distanti dal centro, in cui sono state realizzate, anche di recente, nuovi poli residenziali, come nei nuclei urbani di Case Gentili, San Cristoforo, Case Scuola VecchiaCapannaguzzo, Bulgarnò, dove da tanti anni si attende una svoltaIn queste località si sono formati comitati cittadini con raccolte di firme a sostegno di un trasporto pubblico attualmente assente o comunque carente, forme di partecipazione collaborativa che hanno cercato di suggerire soluzioni alternative all’assessore di competenza, per modificarne il tragitto e proporre soluzioni innovative già operative in altri comuni".

"Nelle località suddette - segnala Cesena siamo noi - continuano a verificarsi pesanti disagi, soprattutto per le fasce più deboli della nostra comunità, non esistono servizi alla persona e, benché i cittadini hanno imparato l’arte della pazienza, pensiamo che oggi il Comune debba intervenire tempestivamente con fatti concreti.

L’inclusività parte anche dal ricevere pari opportunità per tutti i cittadini, un efficiente e moderno sistema di Tpl avrebbe effetti positivi sulla riduzione degli impatti sull’ambiente, con riferimento all’inquinamento, al rumore, alla riduzione delle incidentalità e migliorerebbe la qualità della vita. I servizi dovrebbero andare di pari passo con lo sviluppo urbanistico della città, permettendone la fruibilità almeno nei centri abitati.

Siamo nel 2022, Cesena è diventata città universitaria ed ha acquisito un perimetro abitativo che va oltre il centro storico. Le problematiche che ne derivano sono tantissime e anche legate all’indipendenza di persone non automunite, anziani, lavoratori, badanti, portatori di handicap, disabili, studenti, pendolari, per citare solo alcune delle categorie di cittadini a cui un Tpl efficiente migliorerebbe la qualità della vita.

Per i motivi appena descritti, piuttosto che un ridimensionamento del servizio inseguendo dati di utilizzo in calo del servizio Tpl nel cesenate, crediamo  che si debba invece cambiare rotta

investire maggiormente sull’efficienza del servizio e avviare al contempo una campagna di sensibilizzazione per incentivare la popolazione ad un maggiore utilizzo del mezzo pubblico".

"Nella risposta dell’assessore Francesca Lucchi all’interpellanza presentata giovedì scorso in Consiglio comunale - continua la nota - nel riferirsi alle zone del forese (campagna), non si prevede un servizio diverso senza riferire tempistiche certe nè si definisce il progetto e i costi per i fruitori".

".... Si è concertata una mozione mobilità, accolta, condivisa e votata in Consiglio Comunale, esecutiva da luglio 2020, in cui si prevede di rivedere le linee degli autobus comunali, si è passati alla definizione con l’approvazione del Pums di settembre 2021, dove sono stati riportati tutti questi problemi che già erano conosciuti, si sono succeduti più incontri con l’assessore, da parte di comitati, di singoli cittadini, dei consigli di quartiere per la promessa di concretezza molto prossima. Non siamo soddisfatti, per ciò che ancora ad oggi non è stato fatto... ci chiediamo se  è possibile che ci voglia così tanto tempo nel 2022 per sistemare una questione condivisa così importante... ci chiediamo a questo punto se c’è la volontà di farlo".

"È un problema che va avanti da decine di anni, ed ora, superato metà del mandato amministrativo ci aspettavamo un progetto chiaro. Ad oggi - conclude il documento - sono servite dal Tpl le maggiori frazioni dei quartieri periferici e una lista di frazioni intermedie da circa 600 abitanti in su. Non si capisce se queste ultime finiranno nel bacino denominato giovedì scorso “forese” del trasporto a chiamata assieme a quelle citate nell’interpellanza oppure al contrario anche Case Gentili, San Cristoforo, Case Scuola Vecchia, Capannaguzzo, Bulgarnò verranno servite alla pari con linea urbana. Inoltre non è ben chiaro quanto in anticipo si dovrà prenotare il trasporto a chiamata: mezz’ora? Un’ora? Un Giorno? . Sarà attivo nei festivi?". 

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