Coronavirus, l'aggiornamento: 3.522 i casi positivi in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna sono complessivamente 3.522 i casi di positività al Coronavirus, 429 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Lo ha annunciato poco fa in conferenza stampa il commissario ad acta per l’emergenza Coronavirus Sergio Venturi. Passano da 12.054 a 13.096 i campioni refertati. 

Complessivamente, sono 1.334 le persone in isolamento a casa (+ 134) perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi. Quelle ricoverate in terapia intensiva sono 197 (28 in più rispetto a ieri). Salgono a 88 (+ 20) le guarigioni.

Cescono anche i decessi, passati da 284 a 346, 62 quelli nuovi, che riguardano 41 uomini e 21 donne. Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso gli approfondimenti per verificare se avessero patologie pregresse.

I nuovi decessi registrati riguardano 23 residenti in provincia di Piacenza, 17 in quella di Rimini, 7 in quella di Parma, 7 in quella di Bologna, 4 in quella di Reggio Emilia e 4 in quella di Modena.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività: Piacenza 1.073 (61 in più rispetto a ieri), Parma 707 (45 in più), Rimini 509 (84 in più), Modena 440 (73 in più), Reggio Emilia 241 (56 in più), Bologna 291, di cui del circondario imolese 90 (complessivamente 43 in più, di cui 18 a Imola e 25 a Bologna), Ravenna 114 (14 in più), Forlì-Cesena 103 (di cui a 52 Forlì, 8 in più rispetto a ieri, e  51 a Cesena, 17 in più rispetto a ieri),  Ferrara 44 (10 in più rispetto a ieri).  

Sono 2.262 i posti letto aggiuntivi già allestiti, 1.916 ordinari e 346 di terapia intensiva.

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Commentando i dati, Venturi ha parlato esplicitamente di fase di "picco" a Rimini, per la quale la Regione si confronterà nelle prossime ore con le autorità locali.

"In settimana - ha ricordato Venturi - avranno luogo gli esami di laurea in Medicina. Porteremo i nuovi infermieri a lavorare negli ospedali con la corona d'alloro in testa".

Il commissario ad acta ha fatto presente una fase di emergenza per quanto riguarda le donazioni di sangue, calate anche se è garantita la massima sicurezza.

Per quanto riguarda le mascherine, quelle arrivate nei giorni scorsi sono in distribuzione, anche nelle case protette, mentre "non ha senso" la sanificazione delle strade.

Da Venturi, infine, un accorato appello ai molti che si riversano in strada per una corsetta o una camminata: "Pensate per un attimo a tutte le persone che lavorano 24 ore al giorno, a volte in condizioni non sicure, per salvare vite, non sempre riuscendoci. Se non rimanete a casa vostra non saremo in grado di contenere l’emergenza. Saremo costretti a prendere misure più restrittive. Non è il tempo delle passaggiate di cazzeggio. Nei prossimi dieci giorni ci giochiamo il futuro della salute di questo Paese. Non è una scampagnata".