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Coronavirus, l'aggiornamento settimanale in Romagna: gli ospedali tirano il fiato

Calano ancora i ricoveri e le persone in terapia intensiva. Così, dopo mesi di allarme rosso, il piano ospedaliero aziendale scende finalmente in fascia arancione

Coronavirus, l'aggiornamento settimanale in Romagna: gli ospedali tirano il fiato

L’Ausl Romagna ha fornito il quadro dell'infezione da Covid 19 nel territorio nella settimana dal 26 al 2 maggio (casi di residenti diagnosticati).

Nella settimana di riferimento, si sono verificate 1.750 positività (contro le 1.976 del periodo precedente) su un totale di 34.086 tamponi eseguiti. Il tasso di positività del 5,1 per cento (contro il 5,7 per cento precedente) con una ulteriore diminuzione del trend dei nuovi casi positivi.

La performance dei tempi di refertazione dei tamponi, entro le 48 ore, si mantiene alta, registrando il 98 per cento.

Per quanto riguarda le persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 3 maggio, l’Ausl registra quota 289 ricoveri, con una diminuzione di 52 ricoverati rispetto alla settimana precedente. L’azienda esce così, dopo mesi, dal livello rosso del Piano ospedaliero Covid, scendendo al livello arancione. Anche i ricoveri nelle terapie intensive sono in calo, sia in termini assoluti che percentuali.

“Anche questa settimana - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – si conferma un ulteriore calo della circolazione del virus, che si traduce in meno occupazione dei posti letto nei reparti Covid e soprattutto nelle Terapie intensive. L’allerta del piano ospedaliero aziendale torna in arancione e questo ci consentirà di avviare un piano di recupero sulle visite specialistiche costrette ad essere posticipate e agli interventi chirurgici non urgenti e differibili sospesi a causa del Covid”.

“Ma i dati incoraggianti raggiunti anche questa settimana non vanno considerati come consolidati – ammonisce Altini –. Il virus circola ancora e sono sufficienti alcuni cedimenti sulle misure di attenzione e prevenzione per innescare una inversione di tendenza. Le azioni di contrasto in nostro possesso rimangono quindi le stesse: osservazione delle misure e adesione alla campagna vaccinale per le categorie fin qui coinvolte”.

Proprio sui vaccini si registra un ulteriore passo in avanti: “A partire da domani, la platea degli aventi diritto sarà ulteriormente allargata e consentirà la somministrazione vaccinale anche alla popolazione dai 60 ai 64 anni e ad una prima fascia per età delle persone con patologie appartenenti alla categoria 4 del piano vaccinale. Questo ulteriore allargamento – conclude Altini – garantirà una maggiore copertura della nostra popolazione e quindi rivolgo un invito a tutti gli aventi diritto ad accedere senza esitazioni alla prenotazione”.

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