Dall'Emilia-Romagna una proposta di legge nazionale a sostegno della sanità pubblica

“Una raccolta di firme, anche attraverso una piattaforma digitale, ordini del giorno da discutere nei Consigli comunali e un evento a ottobre per fare fronte comune con sindaci di ogni orientamento politico, professionisti sanitari, sindacati, associazioni e consulte nell’iter di approvazione della legge a sostegno del Sistema sanitario nazionale”. Così l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini, nel corso di un incontro che si è tenuto oggi online con oltre 400 tra sindaci, sindacalisti, associazioni, consulte e operatori della sanità collegati.

“Il Paese - ha aggiunto Donini - ha bisogno di più sanità pubblica. Le risorse stanziate dal Governo dal 2023 al 2025 sono insufficienti. Il sottofinanziamento della sanità è ormai diventato strutturale e questo rischia di garantire sempre meno ai cittadini l’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari, come previsto dalla Costituzione”. La proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale chiede risorse stabili su ambito pluriennale perché “non solo il fondo oggi è inadeguato finanziariamente, ma è difficile, da anni, fare programmazione”.

La proposta di legge vuole portare al 7,5 per cento del Pil il finanziamento annuale del Servizio sanitario nazionale e superare il limite di spesa del personale dipendente. Per Donini “abbiamo bisogno di una mobilitazione, istituzionale e popolare, perché vogliamo che questo nostro progetto di legge possa essere di esempio per altre iniziative analoghe”. L’Emilia-Romagna è la prima Regione che tenta di elevare una richiesta reiterata a proposta di legge, ma Donini afferma di avere buone ragioni di ritenere che non sarà l’unica perché in altre Regioni è in corso un dibattito simile: “Più saremo e più sarà forte lo stimolo al Parlamento per mettere al centro il tema della sostenibilità finanziaria per la salute”.