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lutto nell'episcopato italiano

Esequie monsignor Negri: cardinale Zuppi, “viveva con un cuore di fanciullo che non si arrendeva alla realtà, ma provava a cambiarla”

"Generoso anche negli errori, sempre contrario alla tentazione intellettualistica e spiritualistica, perché il Vangelo è fatto ed esperienza”, ha detto ancora il porporato tratteggiando il profilo di don Negri

Esequie monsignor Negri: cardinale Zuppi, “viveva con un cuore di fanciullo che non si arrendeva alla realtà, ma provava a cambiarla”

“’Noi vogliamo essere fedeli amici di Cristo perché fedeli seguaci della Chiesa’ diceva monsignor Negri, che ha amato con tutto se stesso Cristo e la sua Chiesa. La ricchezza e la pluralità sono un dono dello Spirito che impegna, però, direi proporzionalmente al crescere nella comunione. È lo Spirito che ci genera a figli e ci ricorda che siamo santi perché chiamati, ‘figli amati di Dio; tutti uguali, in questo, e tutti diversi’, scelti da un solo Signore e per questo fratelli e sorelle”. Lo ha detto il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, nell’omelia per le esequie di monsignor Luigi Negri celebrata oggi basilica di San Francesco a Ferrara. Monsignor Negri, arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio, è deceduto il 31 dicembre presso la casa di cura ambrosiana di Cesano. (cfr notizia a fianco).

“Viveva con un cuore di fanciullo – il ricordo del cardinale Zuppi – che non si arrendeva alla realtà, ma provava a cambiarla, con sorriso e ironia graffiante, con il gusto libero della provocazione, consapevole delle sue crociate, dei suoi combattimenti, dei propri oltranzismi, generoso anche negli errori, sempre contrario alla tentazione intellettualistica e spiritualistica, perché il Vangelo è fatto ed esperienza”.

“Mi raccontavano alcuni dei fratelli che lo hanno accompagnato con tanta tenerezza in questi ultimi mesi difficili – ha spiegato il cardinale – che in queste settimane invitava spesso a recitare l’invocazione dell’attesa, di quella attesa che è in realtà sempre la vita degli uomini: ‘Maranatha, vieni Signore Gesù’.

“Caro don Luigi, adesso vedi faccia a faccia il volto di Cristo che hai desiderato. Sei tu a quell’ultimo ponte, ‘con il tempo alle spalle e la vita di fronte’. Oggi ‘una mano più grande ti solleverà. Abbandonati a quella. Non temere perché c’è Qualcuno con te’. Maranatha, vieni Signore Gesù. Luigi, vai e vedi! – ha concluso il cardinale Zuppi -. I tuoi occhi si aprano alla luce. Prega per noi, per la Chiesa, perché sia forte nella comunione, diventi incontro per tanti che cercano Gesù, che desiderano l’amore che supera ogni misura perché l’amore stesso è misura senza fine”.

Fonte: Sir
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Esequie monsignor Negri: cardinale Zuppi, “viveva con un cuore di fanciullo che non si arrendeva alla realtà, ma provava a cambiarla”
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