Dall'Italia
stampa

SINDACATI

Lavoro, nel 30 per cento dei casi non si incrociano domanda ed offerta. Ugl Emilia-Romagna: "Più fondi alle scuole tecniche e riformare i Centri per l’impiego"

Le imprese italiane cercano: esperti di soluzioni digitali, tecnici informatici, problem solving tecnici della produzione, fisici, chimici, conduttori di impianti

giovani e lavoro

A novembre le imprese italiane offriranno 354 mila posti di lavoro, ma permane la difficoltà di reperimento di figure professionali adeguate o specializzate, una difficoltà che sfiora il 30 per cento delle entrate previste (era il 25 per cento nell’ultima rilevazione). Il dato – che conferma una tendenza endemica del nostro mercato del lavoro – è contenuto nell’ultimo rapporto elaborato dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal-Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.

Le imprese italiane cercano: esperti di soluzioni digitali, tecnici informatici, problem solving tecnici della produzione, fisici, chimici, conduttori di impianti e per far fronte alle nuove regole legate all’emissione di fatture in formato digitale ben 12 mila candidati fra addetti alla contabilità e addetti all’inserimento ed elaborazione dati. Ma dai dati nazionali Anpal sono anche gli autisti di mezzi di trasporto a mancare. La difficoltà di incrociare domanda e offerta si concretizza soprattutto per le imprese   che cercano  operai specializzati,  professionisti  tecnici e operatori per mansioni  esecutive in ufficio.  Un problema ancora più grave per la parte più produttiva del Paese, dalla Lombardia all’Emilia-Romagna.

 “E’ il paradosso del nostro mercato del lavoro. Nel Paese dei Neet e con un tasso di disoccupazione giovanile fra i più alti in Europa : al 31,7 per cento nella fascia 15-24 anni, al 21,1 per cento in Emilia-Romagna, gli imprenditori italiani non riescono a trovare persone da assumere. E nella nostra regione la criticità occupazionale riguarda, soprattutto i 35-49enni, donne, in particolare. Detto questo, emerge un doppio problema: il mancato aggiornamento e la riqualificazione professionale dei 40/50enni e la necessità di collegare meglio i percorsi scuola-lavoro per i più giovani, per consentire loro specializzazioni adeguate alle nuove sfide dei mercati e delle nuove tecnologie” commenta Tullia Bevilacqua, segretario generale del  sindacato Ugl Emilia-Romagna.

“Scuola e lavoro - prosegue - sono troppo distanti. E allora c’è attesa per gli Its, i nuovi istituti tecnici, per poter fornire  all’industria i periti di nuova generazione che mancano. E si attende anche la riforma dei Centri per l’impiego promessa dal governo per l’introduzione del reddito di cittadinanza, visto che un ulteriore  elemento di criticità è proprio il fallimento della rete dei servizi pubblici per l’impiego che vengono completamente bypassati  in caso di ricerca di prima occupazione o reinserimento dopo licenziamento”. In Emilia-Romagna  mancano alcune  migliaia di figure meccaniche e tecniche  richieste e  difficilmente reperibili  dalle aziende. Mancano: tornitori, disegnatori cad, ingegneri meccanici ed informatici, saldatori,  assemblatori , periti meccanici, elettronici ed informatici ed esperti di comunicazione  con una buona conoscenza dei software ed una predisposizione alla manualità.

L’industria 4.0 sta portando cambiamenti nel mondo del lavoro, che si traducono in opportunità per chi è specializzato ma evidenzia un problema concreto per chi non raggiunge livelli di formazione adeguati. L’ingresso della robotica nel mondo delle imprese, dibattito a parte sull’eventualità che possa togliere lavoro alla manodopera, richiede figure altamente specializzate. E rimane il fatto che gli istituti professionali e tecnici non offrono le ore adeguate di insegnamento  ed esercitazione in laboratorio a causa dei tagli dei finanziamento statali alle scuole, mentre , al contrario, si renderebbe necessario un nuovo maxi piano di investimenti. Altri Paesi in Europa, per prima la Germania, sostengono la rete scuola-lavoro con fondi maggiori. E questo, anche per il nostro sindacato, rimane una priorità”, conclude il segretario generale dell’ Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.  

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
Lavoro, nel 30 per cento dei casi non si incrociano domanda ed offerta. Ugl Emilia-Romagna: "Più fondi alle scuole tecniche e riformare i Centri pe...
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento