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Analisi statistica

Sono on line i "numeri dell'economia" della Camera di Commercio

Gli indicatori demografici del territorio della Romagna sono lievemente inferiori alla media regionale ma nettamente superiori alla media nazionale. Il valore aggiunto pro-capite si attesta su buoni livelli

nell'immagine, tratta da Google Maps,  i confini della Provincia di Forlì-Cesena

È online il report “I numeri dell’economia 2019” con i principali indicatori della Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) curato dalla Camera di commercio che fornisce un quadro strutturale sintetico del territorio Romagna. La pubblicazione costituisce una preziosa fonte di dati riguardanti il territorio nei suoi diversi aspetti; i confronti puntuali, sui singoli temi e indicatori, con le altre province della regione e con il dato regionale e nazionale, consentono di apprezzarne il posizionamento in un’ottica di benchmarking.

Gli indicatori demografici del territorio della Romagna sono lievemente inferiori alla media regionale ma nettamente superiori alla media nazionale. Il valore aggiunto pro-capite si attesta su buoni livelli, leggermente inferiori a quello regionale ma decisamente superiori a quello nazionale, la variazione del valore aggiunto totale rispetto al 2018 è stata lievemente superiore sia all’Emilia-Romagna che all’Italia; l’imprenditorialità si presenta maggiormente diffusa rispetto alla regione e all’Italia.

Nel complesso i numeri elaborati delineano e confermano una realtà imprenditoriale articolata e intraprendente, caratterizzata da importanti specializzazioni e filiere sulle quali è importante sviluppare progettualità specifiche e innovative: un mix produttivo composito, nel quale ad un solido posizionamento nel settore primario (agricoltura e pesca) e secondario (manifattura) si affianca il ruolo significativo del terziario tradizionale (commercio e turismo) e quello in evoluzione del terziario avanzato e dei “grandi servizi” (cultura, università e sanità).

“Il posizionamento dei nostri territori  rispetto alla regione e alla media nazionale dipende da fattori strutturali storici e in buona parte noti e consolidati - dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna - . Sui nostri punti di forza e sulle  nostre criticità  la Camera di commercio della Romagna è costantemente al lavoro con strategie mirate e volte a migliorare la competitività del territorio, delle imprese e delle persone con una vision orientata allo sviluppo, alla sostenibilità e alla coesione; strategie che la crisi attuale di origine sanitaria non ha in nessun modo rallentato.

La circoscrizione territoriale della Camera della Romagna ha una superficie di oltre 3.240 kmq, 55 Comuni, più di 734 mila abitanti, quasi 100 mila localizzazioni registrate e un valore aggiunto totale di circa 21,3 miliardi di euro.

I principali ambiti di osservazione

 

Demografia: nel 2019 la popolazione residente nel territorio Romagna (province di Forlì-Cesena e di Rimini) risulta lievemente aumentata (+0,04%) in misura inferiore di quanto osservato in regione (+0,09%) e in controtendenza rispetto all’Italia (-0,31%). Il tasso migratorio netto (7,1), che sintetizza l’attrattività, è inferiore a quello regionale (8,0) ma decisamente superiore a quello nazionale (2,5). L’incidenza degli stranieri residenti sulla popolazione totale è pari all'11,2%, dato compreso tra la media regionale (12,5%) e quella nazionale (8,8%). L’indice di vecchiaia risulta in aumento rispetto al periodo precedente: nell’aggregato Romagna (183,9%) rimane però più contenuto di quello medio regionale (186,4%) ma superiore a quello nazionale (178,4%). L’indice di dipendenza o carico sociale (58,4%) è inferiore alla media regionale (58,8%) e superiore a quello nazionale (56,6%).

 

Ricchezza: in base alle stime dell’Istituto Tagliacarne, il valore aggiunto (a prezzi base e correnti) del territorio della Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) nel 2019 è pari a circa 21,3 miliardi di euro, con una crescita pari al +1,4% rispetto al dato del 2018 (Emilia-Romagna +1,3%, Italia +1,1%). Il 45,5% del valore aggiunto totale è creato dal settore dei servizi, il 26,7% dal commercio-trasporti e turismo, il 20,0% dall’industria, il 4,5% dalle costruzioni e il 3,3% dall’agricoltura.

Il valore aggiunto procapite del 2019 (28.954 euro) è inferiore a quello medio regionale (32.891) ma superiore a quello nazionale (26.588).

 

Imprenditorialità: l’imprenditorialità si presenta maggiormente diffusa (96,2 imprese ogni 1.000 abitanti) rispetto alla regione (89,5) e all’Italia (85,3). Con 70.650 imprese attive al 31/12/2019, la Romagna rappresenta il 17,7% del totale delle imprese regionali attive. La dimensione media delle imprese attive (4,1 addetti per impresa) è in linea con la media regionale (4,3) e superiore al dato nazionale (3,7). Il 21,3% delle imprese dell’aggregato Romagna è classificato come “femminile” (Emilia-Romagna 21,2%, Italia 22,7%). Le imprese classificate come “straniere” sono l'11,0% del totale (Emilia-Romagna 12,3%, Italia 10,7%). L’incidenza delle imprese “giovanili” sul totale delle imprese attive è pari al 7,0% (Emilia-Romagna 7,4%, Italia 9,5%).

Le società di capitale costituiscono il 19,4% del totale delle imprese attive, le società di persone il 23,2%, le ditte individuali il 55,1% e le “altre forme giuridiche” il 2,2%.

 

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