8xmille
Una firma per moltiplicare il bene
La chiede la Chiesa cattolica per unire. Un piccolo gesto, una grande missione, come indicato dal titolo dell'incontro svoltosi ieri nella sede dell'ordine dei commercialisti di Bologna
Commercialisti a convegno per ragionare anche di 8 x mille e della firma in favore della Chiesa cattolica. Se ne è parlato ieri a Bologna, nella sala "Marco Biagi" dell'ordine dei commercialisti.
A discuterne attorno a un tavolo Giacomo Varone, responsabile diocesano del Servizio per la promozione al sostegno economico alla Chiesa cattolica, ha chiamato il vescovo di Acqui terme (Alessandria) e presidente dell'Istituto centrale per il sostentamento del clero, monsignor Luigi Testore, il direttore della Caritas diocesana, don Matteo Prosperini, e il professor Angelo Paletta, direttore del dipartimento di Scienze aziendali dell'università di Bologna. Il vicario generale dell'arcidiocesi di Bologna, monsignor Giovanni Silvagni, ha sostituito il cardinale Matteo Zuppi impegnato fuori Bologna.
Nel suo intervento il professor Paletta ha ricordato la bontà e la trasparenza delle migliaia di progetti messi in campo in Italia e nel mondo dalla Chiesa cattolica grazie ai fondi 8xmille. "Un esempio - ha detto il docente - di accountability (responsabilità, ndr) di non poco conto e che fa comprendere come quei fondi vengano investiti al meglio e diventino una sorta di moltiplicatore di bene".
Varone ha illustrato, grazie a numerose slide, come le firme in favore della Chiesa cattolica siano in discesa negli ultimi anni, ma anche come sempre la Chiesa sia ancora di gran lunga la più sostenuta con poco oltre il 70 per cento del totale delle firme raccolte. E come una delle questioni aperte sia quella della corretta comunicazione circa l'impiego dei fondi e la loro trasparente gestione.
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