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Il santo Curato d'ars, il patrono dei sacerdoti

Morì nel 1859 consumato dall'amore per Gesù

Il santo Curato d'ars, il patrono dei sacerdoti

"Lui mi guarda.. Io lo guardo". Nella vita del santo Curato d'Ars si racconta di un contadino che, ogni giorno e alla stessa ora, entrava nella chiesa parrocchiale, e si sedeva nell'ultimo banco. Non aveva libri di preghiere con sé perché non sapeva leggere; non aveva tra le mani nemmeno la corona del rosario. Ma ogni giorno, alla stessa ora, arrivava in chiesa e si sedeva nell'ultimo banco... e guardava fisso il tabernacolo.

San Giovanni Maria Vianney, incuriosito da quel modo strano di fare, dopo aver osservato quel suo parrocchiano per qualche giorno, gli si avvicinò e gli chiese: "buon uomo... ho osservato che ogni giorno venite qui, alla stessa ora e nello stesso posto. Vi sedete e state lì. Ditemi: "Che cosa fate?". Il contadino, scostando per un istante lo sguardo dal tabernacolo rispose al parroco: "Nulla, signor parroco... io guardo Lui e Lui guarda me". E subito, riprese a fissare il tabernacolo.

Il santo Curato d'Ars descrisse quella come una tra i più alti segni di fede e di preghiera. Ma chi era il Curato d'Ars? Jeanne-Marie Baptiste Vianney è stato un sacerdote che per oltre 40 anni guidò la parrocchia a lui affidata, il villaggio di Ars, vicino a Belley, in Francia. Predicazione, preghiera, e una vita di penitenza. Ogni giorno nella catechesi che impartiva a bambini e adulti, nel ministero della  Riconciliazione che amministrava ai penitenti e nelle opere diffuse quell'ardente carità che egli attingeva dalla Santa Eucarestia come da una fonte inesauribile. Nacque a Dardilly, l'8 maggio del 1786.Figlio di poveri contadini, raggiunse la meta del sacerdozio superando molte difficoltà, tra cui lo studio, soprattutto nell'apprendimento del latino. Ordinato presbitero, divenne vicario, a Écully, dopo alcuni anni fu mandato ad Ars dove spese la propria vita nell'evangelizzazione, nella pratica del sacramento della penitenza, nell'assidua preghiera e nella celebrazione della Messa. Morì consumato d'amore per Gesù ad Ars-sur-Formans, il 4 agosto 1859 quando Ars era ormai divenuta luogo di pellegrinaggio. Fece presto a spargersi la voce della sua santità per tutta la Francia. La sua fama di dolcissimo confessore e di discreto e attento direttore spirituale.

Pio X lo beatificò nel 1905. Fu canonizzato da papa Pio XI nel 1925 e dichiarato patrono dei parroci. Papa Giovanni XXIII nell'enciclica "Sacerdotii Nostri Primordia" (il nostro primo sacerdozio) lo additò come modello per i presbiteri. A lui, papa Benedetto XVI, dal 2009 al 2010 gli dedicato uno speciale anno sacerdotale, per il centocinquantenario della sua morte.

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