Papa Francesco al cardinale Marx: “Tutta la Chiesa è in crisi a causa degli abusi. Non serve la politica dello struzzo”

Tutta la Chiesa è in crisi a causa della piaga degli abusi. Ma la Chiesa non può fare un passo avanti senza assumere questa crisi”. Lo scrive il Papa, nella lettera in spagnolo – diffusa ieri dalla Sala stampa della Santa Sede – con cui respinge le dimissioni del cardinale Marx (vedi notizia richiamata).

“La politica dello struzzo non porta a niente” e neanche “i sociologismi e gli psicologismi” servono. Prosegue Francesco: “Assumere la crisi, personalmente e comunitariamente, è l’unico cammino fecondo perché da una crisi non si esce se non in comunità e ricordando che da una crisi si esce o migliori o peggiori”.

“Sono d’accordo con te nel qualificare come catastrofe la triste storia degli abusi sessuali e il modo di affrontarli, che ha trovato la Chiesa pronta solo da poco tempo”, scrive il Papa rivolgendosi al cardinale tedesco, e ribadisce: “Non si può rimanere indifferenti di fronte a questo crimine. Assumerlo presuppone mettersi in crisi”, ripete Francesco. Di qui la necessità di un “mea culpa” e di una riforma che rompa i “silenzi” e le “omissioni”.

Abbiamo peccato”, scrive il Papa: “Non ci salveranno le inchieste né il potere dell’istituzione. Non ci salverà il prestigio della nostra Chiesa che tende a dissimulare i suoi peccati; non ci salverà né il potere del denaro né l’opinione dei media. Ci salverà aprire la porta all’Unico al quale possiamo confessare nella nostra nudità: ‘ho peccato’, ‘abbiamo peccato’”.

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“In obbedienza accetto la sua decisione come gli ho promesso”. Così il cardinale Reinhard Marx risponde, con una dichiarazione pubblicata sul sito dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga, alla decisione del Papa di confermarlo nel suo incarico.

Marx si è detto “sorpreso” per la rapidità della risposta del Papa alla sua lettera del 21 maggio scorso e ha dichiarato che non si aspettava “nemmeno la sua decisione che io continuassi il mio servizio”.

“Mi ha colpito l’ampiezza e il tono molto fraterno della lettera”, ancora Marx, e “sento quanto capisca e abbia accolto la mia richiesta”. La decisione del Papa significa però anche “per me e per il nostro lavoro condiviso nell’arcidiocesi, considerare quali nuove strade possiamo percorrere – anche di fronte a una storia di numerosi fallimenti – per annunciare e testimoniare il Vangelo”. In questo compito “il vescovo non è da solo”, sottolinea il cardinale. Nelle prossime settimane “penserò a come possiamo insieme contribuire ancora di più al rinnovamento della Chiesa qui nella nostra arcidiocesi e nel suo insieme”, alla luce degli “impulsi importanti” che il Papa offre nella sua risposta”.