Inaugurato ieri alla Basilica del Monte l'Anno Chiaramontiano

Si è svolta ieri, domenica 20 agosto, a Cesena, alla Basilica del Monte, la solenne celebrazione eucaristica, trasmessa in diretta su Teleromagna, che ha inaugurato l'Anno Chiaramontiano, a 200 anni dalla morte del Pontefice cesenate.

Alla Messa, presieduta dal Segretario di Stato vaticano, erano presenti il vescovo di Cesena-Sarsina, monsignor Douglas Regattieri, numerosi presuli dell’Emilia Romagna e abati benedettini, il padre abate del Monte Mauro Maccarinelli. 

Tra i fedeli anche i membri della famiglia Chiaramonti d'Ottaviano, con Maria Cristina che fa parte del Comitato diocesano per le celebrazioni. Con lei c'erano la madre, la figlia con il marito, e le tre nipoti.

Nell'omelia il cardinale Parolin ha messo in evidenza alcuni tratti di Pio VII. Lo ha definito uomo di "santità, prudenza e fermezza", mostrate in uno "dei momenti più difficili della storia della chiesa". Poi ancora, "modello di umiltà, sempre attento ai poveri. Per sé non teneva nulla".

Il porporato ha quindi tracciato un parallelismo tra il brano del Vangelo di ieri che riferiva del colloquio tra Gesù e la cananea che ha mostrato la sua forte fede, nonostante le resistenze del Figlio di Dio. "Una fede - ha aggiunto Parolin - che non si ferma davanti a ciò che appare umanamente impossibile". È grazie a persone come queste che "il male non avrà mai l'ultima parola".

Un uomo, papa Chiaramonti, che ha saputo fornire "prova di un coraggio impareggiabile", e che ha testimoniato, ha concluso il cardinale, "una fede che sa sfidare l'impossibile perché nulla è impossibile a Dio". 

Qui di seguito la photogallery di Sandra e Urbano fotografi