la poesia
Natale 2023. "L'anno zero" di Franco Casadei
Scrive al direttore il medico-poeta: "Non ci è chiesto di “non sbagliare”, ma il desiderio di cambiare"
Caro direttore, dice Kierkegaard nel suo Diario: «Che il cristianesimo ti è stato annunciato significa che tu devi prendere posizione di fronte a Cristo. Egli, o il fatto che Egli esiste, o il fatto che sia esistito è la decisione di tutta l’esistenza»
Una sfida lanciata a uomini liberi, nell’oggi della storia; il rinnovarsi dell’inesorabile pretesa che l’avvenimento cristiano ha introdotto nel mondo come spartiacque del tempo.
Se siamo coerentemente umani - cioè bisognosi di una risposta al desiderio di infinito che urge dentro ciascuno di noi - non possiamo non sentirci costretti a dire sì, oppure no! Con ciò che ne consegue.
Non ci è chiesto di “non sbagliare”, ma il desiderio di cambiare.
Noi portiamo il tesoro che ci è stato donato, “in vasi di creta”, perché la forza del cambiamento non viene primariamente da noi, ma da un Altro.
Non l’elogio della coerenza, ma quello del desiderio.
L’anno zero
Un volo d’aquila dell’eterno
forzò il nostro recinto,
un’onda immensa si infranse
sul promontorio della storia
l’infinito, commosso
dal nostro contorto cuore
con la sua mappa di ferite,
irruppe nel tempo
in un abbraccio che sutura
la nostra carne al cielo.
Il vasaio si è fatto argilla,
è voluto venire
inaugurando l’anno zero.
Con l’augurio di un Natale di bene.
Franco Casadei - Cesena
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