Coronavirus. I ragazzi della scuola media dedicano una poesia all'Hospice di Savignano

"La libertà non ha un limite, ma bisogna saperla usare". Inizia così la poesia scritta e donata all’Hospice di Savignano sul Rubicone dagli alunni della II G della locale scuola media "Giulio Cesare". 

“La poesia - racconta la professoressa Lorenza Mosconi - avrebbe dovuto far parte di uno spettacolo teatrale sulla libertà che ci sarebbe piaciuto rappresentare, come tutti gli anni, in compagnia di pazienti e operatori sanitari alla Casa della Salute del Rubicone. È stata scritta da Mattia e apprezzata da tutti e 18 i suoi compagni di classe che hanno deciso ‘utilizzarla’ a nome di tutta la classe per essere, nell'unico modo possibile al momento, vicini ai malati, ai medici agli infermieri e a tutto il personale della struttura”.

In una nota ufficiale dell'Ausl Romagna "un grandissimo grazie da parte di tutti gli operatori dell’Hospice per questo gesto che denota una grande attenzione verso chi soffre".

Di seguito, pubblichiamo il testo.

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La verità, vi prego, sulla libertà

La libertà non ha un limite,

ma bisogna saperla usare.

Forse è un gigante, chi lo sa

forse ha quattro gambe,

nella mano ha un gran martello

e con esso nessuno la può fermare,

magari sulle spalle ha delle ali

perché con lei si può anche volare,

il suo profumo è dolce e ti fa sognare.

È un uccello

forse piccoletto, chi lo sa

è liscia come un uovo

o ruvida come una pietra?

Che cos’è la libertà?

Ho cercato sui libri d’aeronautica, ma lì no

non l’ho trovata.

Vi prego, ditemi cos’è la libertà.

Ho chiesto a mia mamma, e lei mi ha detto:

“La libertà?

Non vive chi non ce l’ha,

di certo non la puoi toccare,

ma senza di lei non puoi stare

se nella vita vuoi fare quello che sogni,

dire a tutti ciò che pensi,

volare dove vorrai,

andare o fermarti quando tu sceglierai.

Ricordati bene: è un dono

che non dovrai mai calpestare

e a tutti dovrai donare,

ma stai attento!

A volte ti dovrai fermare

se quella degli altri non vorrai calpestare.”

Ho chiesto anche al mio compagno di banco,

che mi ha risposto:

“La libertà? Per me è poter scappare da una finestra.”

Anche questa è libertà!