"Non è un ridimensionamento"

Con una nota inviata in redazione il Comitato “Lasciateci respirare. San Mauro Pascoli. Stop allevamenti intensivi” intende fare chiarezza sull’annuncio dell’Azienda agricola Circuito Verde, di voler ridurre sensibilmente il numero di capi all’interno del maxi allevamento intensivo, che dovrebbe sorgere in via Cagnona n. 1330 a San Mauro Pascoli.

"Non si tratterebbe - si legge nella nota - di una riduzione del numero di capi allevati e di non fare più un allevamento intensivo, bensì di una mera differenziazione della tipologia dei capi accasabili nell’allevamento, già previsto e indicato nel progetto approvato. In sostanza, invece del 'pollo da carne broiler', verrebbero allevati galli, capponi, polli a collo nudo e faraone che per loro natura hanno cicli e necessitano di densità diverse.

La superficie dell’allevamento rimane comunque circa 14.700 mq e la capacità di allevamento rimane comunque fino a circa 1.500.000 di polli all’anno. Quindi non ci sarà nessun ridimensionamento dell’impianto e nel momento in cui la Società agricola Circuito verde deciderà di allevare circa 1.500.000 di animali potrà farlo".

"Questo annuncio -prosegue la nota - arrivato solo dopo il deposito del ricorso al Tar da parte di oltre 50 cittadini e aziende Sammauresi, non è altro che il tentativo di smorzare i toni accesi delle polemiche, che si sono sollevate su questo maxi allevamento, da quando la cittadinanza ha scoperto il progetto che per anni l’Amministrazione Comunale ha portato avanti senza alcun coinvolgimento popolare.

La realtà dei fatti è che, se il progetto potrà essere portato a termine - e ciò lo dovrà decidere il Tar nel giudizio di merito con la prossima udienza fissata al 13 luglio 21 - la Società agricola Circuito verde potrà allevare a sua discrezione sino a circa 1.500.000 di capi. Infatti nella lettera/annuncio del 9 marzo 2021 inviata alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di San Mauro Pascoli la Società agricola Circuito Verde scrive che 'l’azienda alleva e si impegna ad allevare principalmente galli, capponi, polli a collo nudo e faraone, salvo future situazioni imprevedibili'. E i cittadini dovrebbero credere a questo impegno? Con quali garanzie? E quali sarebbero le “future situazioni imprevedibili?".

"Nel ringraziare - concludono dal Comitato - per l’impegno e l’interessamento profuso i capigruppo regionali del Movimento 5 stelle, Silvia Piccinini, di Emilia-Romagna Coraggiosa, Igor Taruffi, ed Europa Verde, Silvia Zamboni, che hanno presentato interrogazioni sul maxi- allevamento, nonché l’assessore regionale Irene Priolo che ha svolto un’informativa in Commissione Ambiente sul progetto del maxi-allevamento di polli in fase di realizzazione, riteniamo però opportuno che vengano chieste da parte della Regione, delucidazioni all’Azienza agricola Circuito Verde, in considerazione del fatto che l’allevamento in funzione fino agli anni 80, poi cessato, allevava solo 78.000 galline ovaiole all’anno, in una superficie di allevamento nettamente inferiore".