I Santi come antidoto al diavolo

Tutti gli anni, verso la fine di ottobre, durante la preghiera di esorcismo, il diavolo (tramite la persona caduta in trance) racconta le sue avventure con Halloween. Mi rendo conto che molte persone non credono a quanto affermerò ma, per amore alla verità e al ministero di esorcista che svolgo a Sarsina, non posso tacere.

Devo mettere in guardia soprattutto i genitori per la forma ludica e innocente (direte voi) con cui il diavolo si propone. E dove arriva lui arriva il male, la divisione, il peccato… l’inferno sulla terra.

Diceva padre Gabriele Amorth, il famoso esorcista della Diocesi di Roma: “Festeggiare la festa di Halloween è rendere osanna al diavolo che, anche se adorato soltanto una notte, pensa di vantare diritti sulla persona. La festa di Halloween è una sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco”.

Ormai conosco il diavolo. Entra sempre nella vita delle persone con astuzia. Tutto è da lui camuffato sotto forma di “esigenza, libertà, piacere personale”. L’uomo diventa il Dio di se stesso: esattamente ciò che vuole il diavolo. Costui, con tutti i mezzi, vuole allontanare l’uomo da Dio. Vuole distruggere la fede. Si accanisce là dove avverte che si vive davvero il Vangelo e si prende sul serio la vita cristiana.

Porto nel cuore alcune situazioni di famiglie e di realtà ecclesiali dove l’intromissione del diavolo sta distruggendo i rapporti tra le persone e divide, divide… Davvero dobbiamo dire di “no” ad Halloween, visto che oltretutto non fa parte della nostra tradizione: nel nostro modo di vivere questi giorni di inizio novembre ci sono la festa dei Santi e la commemorazione dei defunti.

Pensate, il diavolo entra con un escamotage: fare una festa per portare fuori casa i ragazzi e i giovani. Fare spendere un po' di euro. Ma soprattutto si rende omaggio a satana, si fa un’adorazione implicita a lui.

Per i satanisti, Halloween è il giorno più magico dell’anno. In questa notte si compiono i rituali satanici come le messe nere, le iniziazioni magico-esoteriche e l’avvio allo spiritismo e alla stregoneria.

Cosa fare? Le nostre comunità parrocchiali con la fattiva e convinta partecipazione dei genitori dovrebbero proporre una serata alternativa con giochi e canti e aiutando i nostri ragazzi a conoscere i veri eroi della nostra storia, i Santi. Perché non presentare la vita di un santo giovane? Penso ad esempio ad Alberto Marvelli, Chiara Luce Badano, Carlo Acutis, Pier Giorgio Frassati.

Io prego perché lo Spirito Santo ci illumini circa le scelte e le decisioni alternative da prendere e attuare.