Amicizia è superare le difficoltà

Il proverbio sostiene che chi trova un amico trova un tesoro. Evidentemente non è facile trovare un amico. L’amicizia, come tutti i rapporti umani, è spesso problematica e lo diventa ancor di più quando il rapporto si intensifica. Nell’accrescersi del rapporto cadono le inibizioni e affiorano i tratti del carattere più regressivi, le pretese più egocentriche. L’amicizia viene esposta al fisiologico sentimento della gelosia e dell’invidia.

“Le braci”, lo straordinario romanzo di Sandor Marai del 1942, è l’emblema dei sentimenti struggenti a cui l’amicizia espone. Narra la storia di due solitudini, quella di due amici inseparabili, cresciuti insieme, le cui vite si dividono violentemente per scelta di uno dei due, lo stesso che dopo quarantuno anni chiederà di rincontrarsi.

Il romanzo è un esempio della frattura lacerante che la separazione procura in ognuno dei personaggi e di quanto sia rimasto vivo il sentimento dentro di loro: “Entrambi si resero conto, in quegli istanti, che era stata l'attesa a dare loro la forza di vivere nei decenni trascorsi. Come accade a coloro che passano una vita intera a prepararsi per un unico compito e di colpo arrivano al momento di agire. Konrad sapeva che un giorno sarebbe tornato in quel luogo, e il generale sapeva che un giorno sarebbe giunto quel momento. Era stato questo a mantenerli in vita” (Le braci, 1942, pag. 69).

La vera amicizia è quella che pur attraversando momenti difficili, di inevitabili incomprensioni o fraintendimenti, è in grado di reggere, facendo prevalere l’affetto, la stima reciproca e il desiderio di tutelare e far crescere il rapporto.