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Con la pandemia si legge di più

La percentuale di cittadini (compresi tra i 15 e i 74 anni) che hanno dichiarato di aver letto almeno un libro nei precedenti dodici mesi è pari al 61 per cento, tre punti in più rispetto all’anno prima e sei in più a confronto con i dati del 2018

Nell’anno del Coronavirus gli italiani hanno letto più libri. Lo attesta un’indagine del Ministero per le attività e i beni culturali e dell’Associazione italiana editori dal titolo “La lettura e i consumi culturali nell’anno dell’emergenza”, realizzata nel mese di ottobre e appena resa pubblica.

Andando a guardare le cifre, la percentuale di cittadini (compresi tra i 15 e i 74 anni) che hanno dichiarato di aver letto almeno un libro nei precedenti dodici mesi è pari al 61 per cento, tre punti in più rispetto all’anno prima e sei in più a confronto con i dati del 2018.

La buona notizia era attesa, ma non va data del tutto per scontata. È vero che il lockdown ha costretto in casa milioni di persone per diverse settimane, ma in una rilevazione della scorsa estate gli intervistati non avevano nascosto una certa disaffezione verso la lettura, provocata dai cambiamenti improvvisi nelle abitudini familiari e allo stato di preoccupazione generale. Per non parlare poi della “concorrenza” costituita dalle serie tv e dalle piattaforme di intrattenimento digitale, che hanno conosciuto un vero boom durante la chiusura forzata della primavera 2020.

È lecito azzardare l’annuncio di una “riscoperta” del libro, a conferma di un trend promettente, ma va subito aggiunto che ciò avviene secondo nuove modalità. Se le librerie si confermano insostituibili nell’accompagnamento dei lettori - tanto che un terzo di essi scegli il libro da leggere solo una volta entrato in libreria - crescono però i fruitori di ebook e di audiolibri. Su 100 lettori, 42 utilizzano supporti per lo più digitali. Erano 32 nel 2019.

Il lockdown, inoltre, ha comprensibilmente dirottato gli acquisti sul web. Dal marzo scorso, ben 3,4 milioni di italiani ha comprato per la prima volta un libro su internet e 2,3 milioni hanno affrontato per la prima volta un libro elettronico. Sul fronte tradizionale, sommando il prestito bibliotecario, la riscoperta di titoli già presenti nella libreria di casa, i prestiti e i regali, si tocca il 41 per cento dei lettori.

È presto per fare valutazioni definitive. Tra l’altro, nell’indagine non rientra il periodo natalizio, da sempre cruciale per l’editoria e l’industria libraria. Vedremo se gli orientamenti supposti ne usciranno confermati e se il dopo pandemia confermerà le buone notizie. In ogni caso, anche il mondo dei libri e dei lettori sta rapidamente mutando, lanciando nuove sfide e opportunità da saper cogliere.

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