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Social, Chiesa e schermi digitali. Qualche consiglio di lettura

L’estate si avvicina insieme a un po’ di desiderato tempo da dedicare alla lettura. Sui temi della comunicazione di cui si occupa questa rubrica i titoli non mancano di certo. Magari non saranno proprio da sdraio e ombrellone, ma vale la pena prendere nota. Vediamone alcuni

L’estate si avvicina insieme a un po’ di desiderato tempo da dedicare alla lettura. Sui temi della comunicazione di cui si occupa questa rubrica i titoli non mancano di certo. Magari non saranno proprio da sdraio e ombrellone, ma vale la pena prendere nota. Vediamone alcuni.

Il primo porta la firma di Silvano Petrosino, docente di filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Pubblicato appena prima della pandemia, analizza il desiderio di comunicare che caratterizza la nostra epoca ed a cui nessuno sfugge. “Il miraggio dei social. Euforia digitale e comunicazione responsabile”: questo il titolo del volume, una settantina di pagine pubblicate da Interlinea. Secondo l’autore, comunicare è saper “dire tu”, riconoscere l’altro, ascoltarlo e lasciar risuonare in noi le sue parole. Allo stesso tempo, però, la comunicazione nasconde un forte desiderio (e bisogno) di essere noi stessi riconosciuti. Ciò può creare qualche corto circuito ed è sicuramente una grande responsabilità. 

Ha la prefazione niente meno che di papa Francesco “La Chiesa nel digitale. Strumenti e proposte”, che Fabio Bolzetta ha appena portato in libreria per l’editrice Tau. L’autore, giornalista di Tv2000 e presidente dell’associazione dei webmaster cattolici italiani (Weca), mette su carta il succo dei 150 video tutorial diffusi online sull’argomento. Un percorso esperienziale che si snoda seguendo quattro verbi: riflettere, scoprire, condividere, pubblicare. Il libro è interattivo fin dalla copertina: inquadrando con lo smartphone il codice QR che vi appare, si può accedere a una libreria di contenuti multimediali sempre aggiornati.

Infine, un libro sulla lettura. Grazie a Cortina editore, è da poco arrivato in traduzione italiana l’ultimo libro di Naomi Susan Baron, professoressa emerita di Linguistica all’American University di Washington. Il tema è uno dei suoi cavalli di battaglia: “Come Leggere. Carta, schermo o audio?”. Un testo impegnativo, ma ricco anche di consigli pratici. La carta non scomparirà affatto, prevede l’autrice, che invita a restituire centralità all’esperienza della lettura, su qualsiasi supporto essa avvenga. “Leggere è uno dei modi migliori che abbiamo per diminuire il nostro livello di stress, lasciarci trasportare in mondi lontani, fuggire dai problemi quotidiani e rilassarci”, ricorda la Baron. È quello che da sempre fanno i libri. Per questo – conclude – “Non lasciamo che l’adozione impulsiva del digitale comprometta tutto questo”.

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