Valle Savio e Croazia insieme per il turismo lento

Bagno di Romagna, Sarsina, Mercato Saraceno sono coinvolti in questi giorni nel secondo meeting della cabina di pilotaggio di "Ethnic", progetto di cooperazione transfrontaliera Europea-Italia-Croazia. La presentazione si è svolta questa mattina al Palazzo del Capitano di Bagno di Romagna.

I tre Comuni, già uniti nell'esperimento turistico della Dmc "I Percorsi del Savio", con il loro ricco patrimonio naturale e culturale, si uniscono a quelli di Santa Sofia, Galeata e Riolo Terme nella serie di incontri sia di analisi dei nuovi trend turistici slow sia di formazione per le decine di imprenditori turistici previsti dal progetto.

In tutto sono 18 in Italia e 8 in Croazia le comunità locali coinvolte da "Ethnic", che si sono unite per creare un ambiente favorevole allo sviluppo dell’offerta turistica di aree minori, sfruttando le tendenze attuali come la mobilità lenta ed elettrica, i villaggi intelligenti e l'inclusione sociale.

"Stiamo mappando le potenzialità locali lungo l'area del progetto - spiega in una nota Mauro Conficoni della Cooperativa Atlantide, partner del Progetto e organizzatrice del meeting -. Cerchiamo punti comuni di lavoro e, basandoci sui risultati, sviluppiamo la formazione per gli operatori turistici locali che porterà a nuove o migliori offerte per i moderni turisti alla ricerca di esperienze al di fuori dei percorsi più noti".

"Abbiamo notato nella Valle del Savio molti potenziali di attrazione e molto dinamismo, e siamo felici di vedere che l'entroterra italiano affronta le stesse sfide dell'entroterra croato. Facciamo parte di questo progetto che ci aiuterà a sviluppare soluzioni comuni per affrontare tali sfide e aumentare insieme l'attrattiva delle nostre comunità, aiutando la popolazione locale nello sviluppo economico e sociale". Così Anita Zevrnja di Odraz, agenzia di sviluppo del Comune di Dugopolje, in Croazia.

Dopo l'incontro transfrontaliero, i partner proseguiranno con il lavoro insieme agli stakeholder dei territori per la creazione partecipativa di nuovi prodotti turistici - basati sui punti di interesse locali - e lo sviluppo di azioni strategiche per il futuro da mettere in campo entro il 31 dicembre prossimo.