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“Che cosa è l’informazione religiosa e come si scrive”, la fotogallery del corso di formazione

Una sessantina i giornalisti presenti, questa mattina, al seminario di formazione dell’Ordine dei giornalisti, proposto assieme al settimanale diocesano Corriere Cesenate, nella sala “Cacciaguerra” del Credito cooperativo romagnolo.

Foto Sandra e Urbano

Una sessantina i giornalisti presenti, questa mattina, al seminario di formazione dell’Ordine dei giornalisti, proposto assieme al settimanale diocesano Corriere Cesenate, nella sala “Cacciaguerra” del Credito cooperativo romagnolo.

Relatori il direttore dell’agenzia Sir Vincenzo Corrado, il direttore di “Toscana Oggi online” Claudio Turrini e il direttore del settimanale della Diocesi di Faenza-Modigliana Giulio Donati su “Le informazioni della Chiesa da dentro la Chiesa. Non dare mai nulla di scontato”.

Ospite d'eccezione il vaticanista della Stampa, e direttore del sito vaticaninsider.it, Andrea Tornielli, uno dei giornalisti più vicini a Bergoglio, che ha parlato di “Come si trattano le notizie della Chiesa”. Tornielli è autore del libro/intervista con papa Francesco “Il nome di Dio è Misericordia”.

Di seguito un sunto degli interventi redatto dal "nostro" Matteo Venturi.

Giulio Donati, direttore de Il Piccolo, settimanale della diocesi di Faenza-Modigliana, ha ripercorso la storia del giornale che dirige, evidenziando, con esempi di cronaca locale, la necessità di “dare le notizie senza nascondersi dietro le quinte” o dietro un linguaggio “ecclesialese”.

Per Claudio Turrini, direttore dell’edizione online del settimanale regionale Toscana Oggi, l’informazione religiosa deve essere “specchio”, cioè è chiamata a “svelare l’immagine alla comunità cristiana”; “vetrina”, presentando “all’esterno l’immagine della Chiesa”; “forum”, cioè “areopago dove far nascere il confronto”, “antenna” per “captare i messaggi dal mondo”, e “impegno”, capace di “incoraggiare e sostenere esperienze concrete”.

Vincenzo Corrado, direttore dell’agenzia di stampa Sir (Servizio informazione religiosa), ha sottolineato che l’informazione religiosa comporta una “scelta di campo” che implica “anzitutto spirito di servizio”, poi “una buona dose di ascolto” e quindi il “racconto dei fatti”, con “rigore, obiettività e verifica”, senza “strizzare l’occhio alle vendite” e “ripulendo il linguaggio da approssimazione e intolleranza”. In definitiva, secondo Corrado, per fare informazione religiosa “non basta leggere e riportare i fatti, ma occorre capire quello che si scrive”.

Dello stesso avviso Andrea Tornielli, vaticanista de La Stampa e direttore del noto sito Vaticaninsider.it, secondo cui “non si può raccontare bene la Chiesa se la si riduce a politica o gossip”.

Per questo “va difesa con i denti la professionalità” in vista di un futuro dove “l’informazione qualificata sarà fatta di piccole navicelle specializzate”.

In diretta, Tornielli ha dato la notizia delle dimissioni di monsignor Dario Viganò da prefetto della Segreteria per la comunicazione vaticana, dimissioni legate alla vicenda della diffusione parziale della lettera di Benedetto XVI durante la presentazione della nuova collana di volumetti sulla teologia di papa Francesco.

La notizia ha prestato il fianco al vaticanista per parlare di stretta attualità. “I papi - ha detto Tornielli - sono sempre stati criticati, ma oggi i social ingigantiscono il dibattito”, rischiando di degenerare in “deleteria tensione fra tifoserie opposte”. “La Chiesa - ha specificato - deve educare alla complessità della realtà e non accodarsi alla logica del pro o contro”.

Per Tornielli i media commettono spesso l’errore di far coincidere la realtà multiforme della Chiesa con il solo Pontefice. “La Chiesa - ha chiosato il vaticanista - ha bisogno di meno protagonismo mediatico di papa Francesco” e di più “cura per il messaggio”, che, non di rado, rischia di essere “ridotto a slogan”.

[Fotogallery Sandra e Urbano]

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