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emergenza sanitaria e pasti recapitati a casa

Coronavirus, la start up Foodstation gestisce con ogni precauzione le consegne a domicilio

Parla l'amministratore unico Luca Lo Iacono

Foto ufficio stampa Foodstation

A farla da padrone, durante le misure restrittive imposte dal governo per fronteggiare il Covid-19, ci sono le compagnie di consegne a domicilio. A Cesena Foodstation è operativa,. Nell’ultimo mese gli ordini sono aumentati del 20-25 per cento, visti i tempi che impongono restrizioni alla circolazione. “Siamo contenti - afferma l’amministratore unico dell’azienda Luca Lo Iacono - stiamo evadendo tutte le richieste pervenute sia aumentando i fattorini, sia con l’aggiunta di nuovi locali alla nostra piattaforma”. Da casa propria e attraverso lo smartphone, è possibile ordinare, nel raggio di 6 chilometri dal ristorante scelto, il proprio piatto preferito.

“Ora contiamo circa 50 fattorini - spiega - che sono impiegati nelle città di Cesena, Forlì, Cesenatico e Rimini. Fino poco tempo fa - aggiunge - era difficile trovare ragazzi per le consegne, ora invece molte persone sono a casa ed è più facile. Questo è un lavoro adatto agli studenti, a chi vuole arrotondare il proprio stipendio o chi si trova in un momento di difficoltà temporanea”. Nata nel gennaio 2017, Foodstation si è rimboccata le maniche e sta gestendo con ogni precauzione possibile le consegne a domicilio durante l’emergenza sanitaria del Coronavirus.

“Le frecce devono evitare il contatto diretto col ristoratore e cliente - afferma Lo Iacono - per questo sono dotate di una mascherina, guanti e gel igienizzante. La borsa termica viene sterilizzata ad ogni inizio turno. Per rassicurare i clienti, spesso i fattorini lasciano davanti alla porta il pacchetto da consegnare”. Il pagamento “avviene elettronicamente al termine della richiesta dell’ordine - aggiunge il dirigente - per cui il contatto tra le persone è praticamente ridotto allo zero”. Ci sono però alcuni fattorini che per tutelare la propria salute, e quella dei loro cari, hanno deciso di sospendere l’attività lavorativa. “La start-up è nata rispettando l’etica e lasciamo ogni libertà a chiunque”.

In questi giorni difficili, al top delle richieste restano stabili gli hamburger gourmet e la pizza e, per chi avesse dei problemi nell’eseguire un ordine, la chat con un operatore è sempre aperta. Con un balzo del 130 per cento del fatturato dal 2018 al 2019, il sogno è espandersi per tutta la Romagna. “In ufficio siamo quattro persone - conclude l’amministratore -, oltre ai collaboratori esterni. Passata l’emergenza ci saranno nuove città in cui lavoreremo e poi.. chissà”.

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