Cesena
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Piano pluriennale

“Culturalmente”, la risposta cesenate per far ripartire il settore

Fra le attività falciate dalla pandemia, la cultura è stata una delle più colpite. Teatri, concerti, film, presentazioni di libri, tutto o quasi si è fermato. Ora, con la campagna di vaccinazione all'inizio, è il momento di ricominciare a progettare. Il Bonci potrebbe riaprire ad aprile (Governo permettendo)

L'assessore alla Cultura Carlo Verona

Il 2020 è stato un anno terribile, non ne abbiamo alcun dubbio. Fra le attività falciate dalla pandemia, la cultura è stata una delle più colpite. Teatri, concerti, film, presentazioni di libri, tutto o quasi si è fermato. Ora, con la campagna di vaccinazione all'inizio e quindi la prospettiva, se non di sconfiggere del tutto, almeno di contenere il virus, è il momento di ricominciare a progettare.

"Nei nostri progetti ci sono molti punti interrogativi". Non nasconde la sua preoccupazione l'assessore alla cultura del Comune di Cesena, Carlo Verona, presentando un progetto nuovo, “Culturalmente”, che vedrà impegnato il mondo della cultura locale fino al 2023.

Secondo l'assessore Verona "ciò di cui oggi necessita la cultura è una chiara ri-lettura della sua semantica. Per cultura non si intende solo ed esclusivamente “manifestazione d’arte”, ma l’insieme dei valori, dei pensieri, delle identità di un territorio. A Cesena, e dintorni, sono presenti numerose associazioni, compagnie, liberi professionisti, aziende e singoli lavoratori impiegati nell’ambito delle arti, della cultura, dello spettacolo. Alcuni nomi hanno rilevanza internazionale, taluni sono emergenti, altri ancora dilettanti. Tutti loro concorrono alla formazione di un nuovo concetto di cultura teso a rendere chiara l’identità storica e sociale della nostra città e a divenire un volano di sviluppo economico".

La novità presentata dall'Amministrazione comunale di Cesena riguarda la partecipazione al progetto di iniziative culturali, fino ad una co-programmazione del periodo estivo, spalmato non più solo sui mesi di luglio e agosto, ma comprendente anche giugno e settembre. Per cominciare a elaborare una visione prospettica, che non terminerà con il 2021, ma che nei progetti dovrebbe arrivare al 2023, sono stati programmati degli incontri online per raccogliere informazioni, osservazioni, suggerimenti.

Il primo confronto, di presentazione del progetto e di co-programmazione per il periodo estivo, si svolgerà attorno a quattro incontri, secondo questo calendario: teatro e letteratura mercoledì 17 febbraio, musica e cinema mercoledì 24 febbraio, arti visive mercoledì 3 marzo, luoghi della cultura mercoledì 10 marzo. Tutti gli incontri si svolgeranno dalle 18 alle 20 e saranno rivolti preferibilmente agli operatori del settore, ma saranno aperti a tutti quelli che vorranno partecipare. A breve il Comune renderà noto come partecipare agli incontri. I partecipanti saranno invitati a comunicare preventivamente l'argomento del loro intervento, che avrà una durata limitata per permettere al maggior numero di persone di intervenire.

Riguardo i luoghi della cultura, cioè i luoghi dove materialmente, durante l'estate, si potranno tenere le manifestazioni, ritorneranno i luoghi già collaudati, come il Chiostro di San Francesco, l'Arena San Biagio, Villa Silvia, la Rocca, lo Sferisterio. Si pensa però ad aumentare l'offerta servendosi dei circoli culturali, e in particolare delle loro aree verdi.

A inizio marzo finiranno anche i lavori di manutenzione straordinaria del Teatro “Bonci”, e forse, secondo il direttore del teatro, Franco Pollini, già da aprile-maggio potrebbero tenersi degli spettacoli a teatro. Anche in questo caso, il condizionale è d'obbligo, visto che tutto dipenderà dalle decisioni del futuro Governo. Ad ogni modo, tiene a precisare l'assessore Verona, si organizzerà, compatibilmente con le leggi nazionali, un evento per festeggiare la fine dei lavori del “Bonci”, ed a questo riguardo ferve il dialogo con la Fondazione Ert.

Inoltre prenderà vita una manifestazione pluriennale culturale, che quest'anno sarà dedicata a Walter Galli, il grande poeta dialettale cesenate di cui ricorrono i cento anni dalla nascita, che per gli anni futuri, almeno fino al 2023, vedrà l'argomento nascere dalla partecipazione collettiva.

Giliola Barbero, che dirige dal punto di vista scientifico la Biblioteca Malatestiana, ha sottolineato che nella biblioteca cittadina già alcuni progetti sono stati avviati grazie all'impegno dei volontari, a sottolineare questa partecipazione dal basso: in particolare volontari stanno curando l'inventario dell'archivio di Walter Galli e della docente cesenate Alma Novella Marani, che studiò i rapporti letterari fra Italia e Argentina.

Molti progetti, quindi: vedremo dal 17 febbraio in poi se i singoli, le associazioni, e più in generale i cesenati parteciperanno a questo primo progetto che guarda oltre la pandemia, nella speranza di lasciarci tutti alle spalle questa esperienza, pur facendone tesoro per il futuro.

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