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Dopo 7 mesi riaprono il “Nuovo Roverella”, il "Don Baronio" e il "Violante Malatesta"

La riapertura dei Centri diurni per anziani era attesa. Nell'Unione sono disponibili in totale 65 posti accreditati

Dopo 7 mesi riaprono il “Nuovo Roverella”, il "Don Baronio" e il "Violante Malatesta"

Quasi sette mesi dopo la chiusura stabilita a tutela degli iscritti ai servizi, degli ospiti residenti in struttura e degli operatori, riaprono oggi tre Centri diurni per anziani. Si tratta del “Nuovo Roverella” con 10/11 utenti attualmente interessati,  il “Don Baronio” con 9 utenti e il Centro diurno specialistico per utenti affetti da Demenza “Violante Malatesta” con 7 utenti. “Chiudere temporaneamente e per tutto il corso dell’emergenza sanitaria COVID-19 i Centri diurni per persone anziane – commenta l’Assessore ai Servizi sociali Carmelina Labruzzo – è stato essenziale per la tutela della salute degli ospiti delle residenze ma particolarmente complesso perché ha creato uno sconvolgimento all’interno delle famiglie d’origine degli iscritti. Tuttavia, non potevamo fare altrimenti dal momento che i centri rischiavano di divenire luogo di infezioni. Oggi invece siamo orgogliosi di poter annunciare la ripartenza di tre dei nostri centri che certamente con le attività in programma e con il loro sostegno daranno sollievo alle famiglie”.

 

Nel territorio dell’Unione dei Comuni Valle del Savio sono presenti 6 Centri diurni per anziani, con 65 posti accreditati: 22 al Nuovo Roverella, 20 al “Don Baronio”, 10 al “Violante Malatesta”, 5 rispettivamente a “Casa Insieme” e al “Francesco Barocci” e altri 3 a “La Meridiana”. Di questi centri, solo 3 al momento sono in possesso dei requisiti indicati nelle Linee guida condivise dalla Regione Emilia-Romagna per la riapertura in sicurezza e il contenimento del virus.

“È prioritario – prosegue l’Assessora – ripartire gradualmente e in totale sicurezza per il bene dei nostri anziani, soggetti deboli, alcuni con patologie pregresse o non autosufficienti. Prima della riapertura di oggi, raggiunta solo a seguito della definizione delle nuove modalità, iscritti e operatori sono stati sottoposti al tampone naso-faringeo e tutti periodicamente verranno monitorati. I Centri diurni che riaprono non possono condividere spazi e personale con le strutture residenziali. Invece, in riferimento ai Centri contigui a strutture residenziali è indispensabile la presenza di spazi separati, accessi completamente separati, attrezzature separate e di personale dedicato. La riprogrammazione del servizio deve tenere conto del numero di utenti, delle dimensioni, delle caratteristiche strutturali e logistiche del Centro e della disponibilità di spazi idonei. Gli utenti possono essere raggruppati in piccoli gruppi di massimo 7 persone che potranno frequentare i Centri al mattino o al pomeriggio e a giorni alterni su base settimanale.

 

“Quella di oggi – commenta la Presidente dell’Azienda pubblica dei servizi alla persona del distretto Cesena Valle Savio Elena Baredi – è una giornata importante: dopo sette mesi di chiusura riapre il ‘Nuovo Roverella’, Centro diurno gestito da Asp per le persone anziane che per tanto tempo hanno vissuto con le loro famiglie senza la possibilità di contatti e rapporti sociali come erano abituati a fare. La ripartenza, dal lunedì al sabato per sette ore al giorno, avviene a seguito di una serie di misure precauzionali messe in atto nelle scorse settimane, al fine di garantire un servizio di assistenza nella massima sicurezza, sia per gli operatori, sia per gli ospiti”. 

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