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Giornata di approfondimento sul ciliegio in Emilia-Romagna

Il focus è stato organizzato dal gruppo Apofruit e trasmesso in diretta su AgriLinea 

Giornata di approfondimento sul ciliegio in Emilia-Romagna

Coltivazione, protezione e potenzialità dell’innovativa ciliegia del gruppo Sweet. È stato il focus dell’incontro ‘Il ciliegio in Emilia-Romagna’ organizzato dalla cooperativa Apofruit, svoltosi ieri in diretta live su www.agrilinea.tv .

L’iniziativa, inizialmente prevista dall’azienda agricola ‘Simonetta’ di Enzo Trapani sulle colline di Lizzano di Cesena, poi trasferita causa maltempo nella sede della cooperativa a Pievesestina, era volta a far conoscere le tecniche colturali e le potenzialità commerciali delle varietà di ciliegie della serie Sweet, messa a punto dall’Università di Bologna, capace di dare frutti di grande pezzatura, molto croccanti, dolci e particolarmente adatti alle caratteristiche pedoclimatiche dell’Emilia-Romagna. 

“Un prodotto che può contare su una decina di varietà diverse che maturano a scalare, sovrapponendosi di poco, dagli inizi di maggio fino alla seconda metà di giugno”, ha spiegato Ernesto Fornari, direttore generale del Gruppo Apofruit. 

Da questa campagna nelle isole AlmaverdeBio, presenti in 40 supermercati italiani, sono disponibili anche le ciliegie biodinamiche del marchio Verdea. “Abbiamo già certificato come ciliegie biodinamiche una ventina di ettari - ha affermato il direttore commerciale di Apofruit Mirco Zanelli -. Rispetto al biologico, per il prodotto biodinamico riconosciamo al produttore dal 10 al 20 per cento in più”.

Una pratica agronomica, quella biodinamica, ormai riconosciuta a tutti gli effetti che però continua a scontare dei pregiudizi. Per questo Fornari ha annunciato l’intenzione di organizzare, prossimamente, degli appuntamenti nelle aziende agricole al fine di farla conoscere maggiormente.

Per quanto riguarda i consumi, le ciliegie hanno subito lo scorso anno un calo di vendite di ben 11 punti a causa del lockdown. “I consumatori hanno avuto un allontanamento da quei prodotti considerati non essenziali – ha evidenziato Germano Fabiani di Coop Italia -. Il prodotto biologico ancora non è molto performante, non va oltre l’1,5 per cento, mentre stiamo ancora indagando quello biodinamico”.

All’incontro era presente anche Stefano Lugli, costitutore della ciliegia Sweet. “Il progetto non è ancora finito – ha detto -. Al momento abbiamo sei varietà disponibili e stiamo lavorando a una varietà molto precoce e a un’altra più tardiva, così da avere un prodotto di stagione che può essere presente da metà aprile a metà luglio”.

Sono inoltre intervenuti il responsabile tecnico di Verdea, Alberto Aldini, che ha puntualizzato la tecnica di allevamento delle ciliegie biodinamiche; il presidente di Canova, Massimo Biondi, che si è soffermato sulle caratteristiche del biologico; Lino Nori, presidente del Consorzio Il Biologico, ha infine delineato i numeri del mercato del bio.

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