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I rifiuti tengono banco a Cesena: sconti sulla Tari, novità sui vuoti, lotta agli incivili

Lo scorso anno l’aumento della tassa sui rifiuti a Cesena (2,5 per cento sulle utenze domestiche, tra il 5,4 e il 6,4 per cento sulle altre) aveva scatenato un coro di polemiche trasversali. Ora il Comune ha fatto marcia indietro con una delibera di Giunta che promette risparmi tra il 2,4 e il 3 per cento.

Foto Archivio Corriere Cesenate

Lo scorso anno l’aumento della tassa sui rifiuti a Cesena (2,5 per cento sulle utenze domestiche, tra il 5,4 e il 6,4 per cento sulle altre) aveva scatenato un coro di polemiche trasversali, dai politici alle forze sindacali fino alle associazioni dei consumatori. Ora il Comune ha fatto marcia indietro con una delibera di Giunta che promette risparmi tra il 2,4 e il 3 per cento.

Mentre ieri sera, in Consiglio Comunale, il tema ha tenuto banco con una interrogazione del consigliere Zoffoli (gruppo Misto) sul numero di trasgressioni e le sanzioni a chi abbandona i rifiuti, oltre ad una mozione sui vuoti a rendere presentata congiuntamente da Movimento 5 stelle e Partito Democratico.

Il merito della riduzione della Tari 2018 è da imputare alla riduzione complessiva dei costi per la copertura del servizio di gestione dei rifiuti urbani, scesi dell’1,63 per cento (da 16,24 milioni a 15,98 milioni). Sulla base di questa cifra sono state calcolate le nuove tariffe più convenienti per cittadini e imprese (quest’ultime pagheranno comunque più di due anni fa). In un’altra delibera vengono poi introdotte modifiche al regolamento di applicazione Tari, per uniformarlo a livello di Unione Valle Savio.

Le nuove tariffe si cominceranno a pagare dal prossimo 31 maggio, quando scadrà la prima delle tre rate previste. Un’utenza domestica da 100 metri quadrati e abitata da 3 componenti pagherà 255,83 euro (contro i 263,22 del 2017, meno 2,81 per cento), al netto dell'addizionale provinciale.

“Non capita tutti i giorni di abbassare un tributo – si crogiolano il sindaco Paolo Lucchi, il vicesindaco Carlo Battistini e l’assessora all’Ambiente Francesca Lucchi – e siamo davvero soddisfatti di poter adottare questo provvedimento”. Per gli amministratori, nella riduzione dei costi di raccolta sono stati decisivi i cittadini che hanno sposato con convinzione il sistema di raccolta porta a porta, modificando abitudini radicate nel tempo, oltre alla costante attività di recupero dell’evasione Tari attuata in questi anni.

Sul fronte delle sanzioni nei confronti di chi, da vero incivile, abbandona i rifiuti in modo non corretto, una serie di dati sono arrivati ieri sera in Consiglio comunale dall’assessora all’Ambiente Francesca Lucchi, in risposta ad un’interpellanza del consigliere Gilberto Zoffoli (Popolari per Cesena – gruppo Misto).

Le sanzioni accertate lo scorso anno sono state 161, contestate sia a privati che imprese, per un importo complessivo pari a 19.960 euro. Quelle elevate a cittadini di altri Comuni sono state 53. Gli accertamenti delle violazioni sono stati effettuati o tramite le fototelecamere in dotazione o tramite controlli diretti, eseguiti dagli Agenti appartenenti al nucleo Edilizia Ambiente, anche in abiti borghesi. Le infrazioni prevalenti sono errati conferimenti, conferimenti fuori dagli appositi cassonetti o contenitori, conferimenti eseguiti da residenti in comuni limitrofi”.

I proventi delle sanzioni saranno destinati al miglioramento del servizio, alle attività di controllo ed alle attività di informazione ed educazione, come previsto dal regolamento Atersir: “Le destineremo a progetti che continuino a supportare le attività di controllo – ha concluso la Lucchi – come l’acquisto di nuove fototelecamere, in aggiunta alle quattro attuali, il rinnovo della convenzione con le Guardie ecologiche volontarie, la realizzazione di apposita cartellonistica informativa”.

Il Consiglio comunale di ieri sera approvato anche la mozione presentata dal Movimento 5 stelle e Pd sul vuoto a rendere: “Un'occasione per veder implementato e concretizzato l'ampio progetto di economia circolare fortemente promossa dall'Unione Europea – commentano gli attivisti 5 stelle –. I nostri portavoce ed esperti hanno patrocinato l'introduzione nella nostra città di questa iniziativa, che consiste nel riutilizzo sistematico di specifiche tipologie di imballaggi destinati all'uso alimentare. Vogliamo incentivare la ripresa dell'uso di vetro per i pubblici esercizi che somministrano bevande, permettendo loro di usufruire poi di sgravi fiscali sulla Tari o altre forme di incentivo. La mozione impegna altresì Sindaco e Giunta a sollecitare la Regione affinché vengano stanziate somme apposite per coloro che aderiranno a questa encomiabile sperimentazione”.

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