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I suoni dello spirito in un luogo dello spirito

Dal 4 agosto, tutti i venerdì gli appuntamenti letterari promossi dall'associazione Amici del Monte nel chiostro quattrocentesco dell'abbazia cesenate

Da sinistra Carlo Verona, Paolo Turroni e Luciano Almerici

I suoni dello spirito in un luogo dello spirito. Anche quest’estate l’Abbazia del Monte ospiterà la rassegna promossa dagli Amici del Monte che nel 2023 compie vent’anni.

Stamane in Comune si è svolta la presentazione del programma, curato da Paolo Turroni e promosso dall’associazione presieduta da Luciano Almerici, in collaborazione con il Conservatorio Maderna e con il patrocinio del Comune di Cesena. Tutti i venerdì di agosto il chiostro quattrocentesco dell’Abbazia del Monte ospiterà gli appuntamenti che si svilupperanno, direttamente e indirettamente, con il rifermento a Papa Pio VII, il papa del Monte, di cui quest’anno ricorre il bicentenario della morte.

Come sempre quando si celebrano gli anniversari, il pensiero va a cercare l’inizio e così ha fatto Luciano Almerici ricordando come la rassegna letteraria fosse nata per valorizzare il piazzale antistante l’abbazia, in estate sempre molto affollato, probabilmente da cesenati in cerca di fresco, quando ancora non si usavano i condizionatori. Di lì lo spunto per creare in quel contesto un evento che raccogliesse quel pubblico naturale in quel luogo suggestivo.  La rassegna “I suoni dello Spirito” è sempre stata diretta da Paolo Turroni “che nei contenuti proposti non ha mai tradito l’idea iniziale” ha sottolineato Almerici “e all’inizio ebbe un programma legato alla tradizione e al folkore, con uno spettacolo in dialetto del diacono permanente Massimo Casadei che fu anche onorato della visita dell’allora vescovo Lanfranchi”.

La prima edizione, gli fa eco Turroni “esordì proprio sul piazzale e dagli 80 presenti del primo giorno, si passò al doppio già al secondo, nonostante il caldo e nonostante avessimo chiuso il piazzale e quindi la gente dovesse salire a piedi. Fu subito un successo, ed era inatteso perché ci aspettavamo qualche decina di persone. Poi Il pubblico ci ha sempre seguito, anche se non abbiamo mai fatto proposte facili. Ma se alla gente proponi cose valide, risponde”.  

L’evento si svolge con la partecipazione gratuita degli artisti e l’impegno volontario degli organizzatori e del direttore artistico che ha potuto contare anche sull’aiuto dei giovani musicisti del Maderna “un piccolo gioiello della nostra città - ha sottolineato Paolo Turroni - che accoglie ragazzi di una qualità straordinaria".

“Il successo della rassegna è una conferma che le cose di qualità funzionano”, ha commentato l’assessore Carlo Verona citando anche altre manifestazioni longeve come CliCiak. “Prima ci furono "I suoni del tempo", con altrettanto apprezzamento, i cesenati sono sempre stati molto legati all’Abbazia, c’è un forte legame tra la città e questo luogo non solo in quanto religioso ma anche per la sua bellezza architettonica, dagli splendidi affreschi delle volte, alle opere di Bartolomeo Coda nelle cappelle laterali, ai pittori locali come il Cappelli o perle come gli ex voto. Siamo molto felici di dare il patrocinio a questo evento”.   

Si inizia il 4 agosto e dalla Divina Commedia di Dante “da quale – ha chiosato il professor Turroni – tutto inizia”. Partendo dal XXVII canto della Commedia (Paradiso) si rifletterà sul rapporto del sommo poeta con il pontefice. Cosa pensa Dante del papa? Cosa ne pensa nel XIV secolo, e come le sue riflessioni possono avere un contatto con noi? Attraverso il testo dantesco possiamo tentate di affrontare un miracolo del tutto particolare, quello di un uomo che guida un’immensa comunità di fedeli: per chi crede, non è solo, ma guidato dallo Spirito. Ma che succede se abbandona la retta via? 

Nel corso della serata Ilario Sirri effettuerà letture accompagnate dal commento di Paolo Turroni. La parte musicale sarà affidata alla voce di Elena Masci e al clavicembalo di Alessandro Vigilante, entrambi del Conservatorio statale cesenate. 

Nell’incontro di venerdì 11 agosto si “sfoglierà” il volume “Monte Salvato” di Pier Maria Semprini. Attraverso le letture di Loris Canducci, Sabrina Guidi, Gilberto Graffieti, Iuri Monti e Paolo Turroni, sarà riproposta la vicenda che nel 1812 indusse Semprini a salvare l’Abbazia del Monte, acquistando il monastero con l’unico scopo di riconsegnarlo, nel 1814, a papa Pio VII che di ritorno dalla prigionia francese incoronò la Madonna del Monte, in quel monastero di cui lui era stato monaco. Attraverso le letture si percorrerà il cammino umano di Pier Maria Semprini. Il tutto sarà accompagnato dall’arpa suonata da Stefania Betti. 

Con la serata di venerdì 18 agosto si omaggerà la ricorrenza dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni. Le letture di Loris Canducci, Alessandra Fabiani, Sabrina Guidi, Gilberto Graffieti, Iuri Monti e Paolo Turroni aiuteranno i presenti a conoscere e ritrovare un grande scrittore, liberandolo dalla “prigionia” delle antologie scolastiche. L’accompagnamento musicale sarà curato dal gruppo Jazz di Leonardo Drei. 

Gran finale venerdì 25 agosto quando si parlerà di una delle opere più famose, non soltanto nel contesto letterario italiano, Pinocchio. Le storie del burattino saranno affidate nuovamente alle voci di Loris Canducci, Alessandra Fabiani, Sabrina Guidi, Gilberto Graffieti, Iuri Monti e Paolo Turroni. Da anni, la serata conclusiva della rassegna è dedicata a un viaggio: siamo stati in Cina, in Indiain Giappone, perfino sulla luna. Questa volta, invece di viaggiare verso un luogo fisico si viaggerà in compagnia di uno straordinario personaggio della letteratura italiana. Ben 140 anni fa veniva pubblicato il romanzo di Carlo Lorenzini, alias Collodi, e da quel momento Pinocchio ci ha accompagnato. E non solo noi lettori italiani, ma in ogni angolo del mondo ci sono persone di tutte le età che si sono emozionate, arrabbiate, rallegrate, impaurite e commosse per le pagine meravigliose di un classico immortale. La prova della sua qualità sta proprio nel fatto che Pinocchio regge ad ogni interpretazione, che lo si legga in chiave religiosa o antireligiosa, in chiave politica o sociale. La parte musicale sarà affidata al gruppo di fiati, guidato dal professore Giorgio Babbini. 

Tutte le serate, a ingresso gratuito, avranno inizio alle 21. In caso di maltempo, gli spettacoli si svolgeranno al coperto.  

“Ancora per un’altra edizione – commenta la direttrice del conservatorio “Bruno Maderna” Laura Pistolesi – il Conservatorio ha il piacere di partecipare alla manifestazione che si tiene ogni agosto alla Abbazia del Monte a cura di Paolo Turroni. È un piacere per l’interesse dei contenuti ogni volta trattati, per la possibilità di far risuonare della musica in un luogo bellissimo e pieno di suggestione come il Chiostro quattrocentesco dell’Abbazia, per il pubblico sempre caloroso e numeroso. Anche quest’anno siamo riusciti a dare varietà al contributo musicale e saranno i suoni di clavicembalo e voce, per il primo appuntamento, arpa, per il secondo, e fiati per l’ultimo, ad accompagnare i testi, con una new entry, un gruppo jazz di studenti del Conservatorio che parteciperà al terzo appuntamento, genere musicale che finora non era mai stato presente e che non mancherà di appassionare il pubblico”.

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