Cesena
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Mostra fotografica

I volti dei "figli dimenticati" della guerra nei Balcani

Alla galleria Ex Pescheria approda "Breaking free" a cura dell'associazione "Forgotten Children of war" di Sarajevo

Da sinistra: Cortesi, Verona e Marinelli

Una mostra fotografica sui "figli dimenticati" delle guerre balcaniche alla galleria Ex Pescheria di Cesena. L'inaugurazione di "Breaking free" - questo il titolo - sarà sabato 28 ottobre alle 18 e sarà fruibile fino al 26 novembre. Poi farà tappa a Ravenna.

È allestita dall’associazione Forgotten children of war di Sarajevo e organizzata da Iscos Emilia-Romagna e Comune di Cesena in collaborazione con Cisl Romagna, Legacoop Romagna, Centro Pace di Cesena, Anteas Emilia-Romagna, Gruppo scout Agesci San Mauro Pascoli.

"La mostra - ha detto l'assessore alla Cultura Carlo Verona oggi alla presentazione alla stampa - è il giusto proseguimento dell'incontro con Ajna Jusic, presidente dell'associazione di Sarajevo, che si è tenuto un anno fa in Biblioteca Malatestiana. Attraverso la fotografia, forma di comunicazione potentissima, ha il merito di riportare all'attenzione un conflitto ormai dimenticato e il tema degli stupri, comune a tante guerre. Significativa poi la concomitanza con la mostra fotografica su donne e madri nelle carceri allestita in Biblioteca Malatestiana".

"Il tema della guerra - ha detto Francesco Marinelli, segretario Cisl Romagna - è particolarmente attuale con donne e bambini che sono le vittime predestinate di ogni conflitto. La mostra racconta storie di madri e dei loro figli nati dagli stupri di guerra, storie di battaglie ignorate dalle istituzioni per molti anni. Solo a partire da gennaio 2024 infatti, in Bosnia, sono previsti i primi indennizzi. Si tratta di vicende rimaste nell’ombra sotto il segno dello stigma, che, con forza, reclamano di uscire allo scoperto e di raccontare questa tragedia. La mostra ricade in un arco di tempo significativo, nel quale si celebrano la Giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza (il 20 novembre) e la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (il 25 novembre)".

Andrea Cortesi, direttore di Iscos Emilia-Romagna, organizzazione non governativa promossa dalla Cisl, ha ricordato che la ong da anni opera nei Balcani ed è in contatto con l'associazione Forgotten children of war. "Si stima - ha detto Cortesi - che oltre 20mila donne siano state violentate o abusate sessualmente durante la guerra in Bosnia-Erzegovina (1992-1995). Gli stupri avvenivano anche come strumento di pulizia etnica. La mostra, in venti scatti in bianco e nero del fotografo professionista Sakher Almonem racconta, senza filtri, storie vere con nomi e volti di madri e figli. L'esposizione è nata a Sarajevo e noi la portiamo in Italia. È una mostra che ci scuote, ma che vuole lasciare un messaggio positivo: fare memoria di eventi tragici per cambiare la Bosnia-Erzegovina di oggi, che da trent'anni vive un periodo di "pace fredda", una situazione pacificata, ma non pacifica".

Gli orari di apertura di "Breaking free" sono: venerdì dalle 16 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19. Le scuole potranno richiedere una visita guidata gratuita nelle giornate di martedì e giovedì dalle 9,30 alle 13,30, da prenotare con almeno tre giorni di anticipo alla mail prenotazioni@comune.cesena.fc.it o al numero di telefono 0547 610892.

In conferenza stampa, da sinistra: Cortesi, Verona e Marinelli

In conferenza stampa, da sinistra: Cortesi, Verona e Marinelli

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I volti dei "figli dimenticati" della guerra nei Balcani
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