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La Camera di commercio fa il punto sull’economia della Romagna nei primi mesi del 2023

Dopo due anni molto brillanti, si sta consolidando la situazione economica

“I dati confermano lo scenario di previsione che vede per le due province un incremento del valore aggiunto, dello 0,7 per cento per Forlì-Cesena e del 1,1 per cento per Rimini - commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna -. Dopo due anni molto brillanti, si sta consolidando la situazione economica, pur in uno scenario generale caratterizzato da vari elementi di complessità a livello globale. Tengono l’export e i consumi mentre c’è un po’ di calo degli investimenti. Per quanto riguarda il turismo occorre aspettare la fine della stagione per valutare correttamente i dati”.

Il sistema produttivo del territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini nei dati disponibili dell’anno in corso, pur con tutte le difficoltà dovute allo scenario generale e alle calamità che hanno colpito parti importanti del territorio, fa registrare segnali positivi, con una crescita delle principali variabili economiche: produzione e fatturato manifatturiero, volume d’affari delle costruzioni, vendite del commercio al dettaglio, esportazioni, fatturato del turismo, presenze turistiche e saldo positivo dei rapporti di lavoro dipendente. Note stonate, il calo delle imprese attive e l’aumento delle ore di cassa integrazione. In tale contesto, si inserisce, da un lato, la diminuzione del credito alle imprese, dall’altro, la crescita, pur in rallentamento, ancora alta dell’inflazione, che può costituire un freno alla ripresa.

Discorso a parte merita il settore agricolo che, purtroppo, ha dovuto affrontare una situazione climatica straordinaria, rappresentata dall’alluvione di maggio, che ha colpito, in particolare, il forlivese, ovvero un territorio a forte vocazione agricola e agroalimentare; gli effetti di tale evento influiranno negativamente sulla produzione lorda vendibile dell’anno, con rischio di perdite di produttività futura, causa moria delle piante e animali, e di superficie agricola utilizzata, per le frane, a cui si aggiungono i danni alle strutture, ai mezzi e alle attrezzature, più quelli di tutta la filiera legata all’agroindustria. Le stime sul valore aggiunto del settore per il 2023 sono esemplificative, riportando valori in decisa diminuzione rispetto all’anno precedente.

Sarà necessario attendere i dati aggiornati al secondo trimestre, dice ancora la Camera di commercio nel suo studio, di variabili quali congiuntura ed export per comprendere eventuali ripercussioni di tale fenomeno sul tessuto economico del territorio; nonché, i dati sulle presenze della stagione estiva, molto importanti per la ricchezza derivante dalle attività economiche direttamente riconducibili al turismo.

A livello previsionale, le ultime stime relative al valore aggiunto complessivo del territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini per il 2023 sono positive, simili a quelle precedenti, con un incremento annuo inferiore a quello regionale e al dato nazionale; aumento confermato anche nel 2024, pur con una variazione inferiore.

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