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La politica locale si occupa poco dei giovani

Laboratorio Giovani si appella ai candidati sindaci in vista delle prossime amministrative

La politica locale si occupa poco dei giovani

Mentre si scalda la campagna elettorale, i giovani di Laboratorio Cesena mettono l'accento sulle politiche per i giovani delle quali, affermano in una nota "si parla purtroppo poco. Affrontare seriamente la questione giovanile significa infatti pensare al lungo termine, mentre l’attuale sistema politico è concentrato in gran parte sulla ricerca del consenso immediato per le successive (e continue) scadenze elettorali.

Secondo noi non va sottovalutato il fatto che molti giovani cesenati ogni anno scelgono di vivere altrove, non solo all’estero come si potrebbe pensare, ma soprattutto in altri comuni limitrofi. E’ anche per questo che Cesena ha una incidenza degli under-35 sul totale della popolazione residente inferiore alla media nazionale, regionale e provinciale.

L’origine del fenomeno è certamente complessa e un’amministrazione locale non ha la possibilità di incidere su tante tendenze in atto. Come Laboratorio Cesena abbiamo cercato di evidenziare una serie di questioni aperte per le quali la prossima amministrazione comunale dovrà pensare a soluzioni nuove e concrete. Ci riferiamo soprattutto alla casa e al lavoro.

Sul tema dell’accesso alla casa, dopo uno studio approfondito e un questionario che ha coinvolto 150 giovani, è emersa la forte difficoltà a comprare la prima casa, a causa di prezzi più alti rispetto alle zone limitrofe e alla rigidità del sistema creditizio. Un problema che – nel frattempo – si sta aggravando per l’esaurimento del fondo nazionale per i mutui a favore delle giovani coppie (ex Consal). Per questo l’anno scorso abbiamo lanciato l’idea di un fondo comunale di garanzia, con intervento pubblico e privato, per favorire l’accesso ai mutui prima casa da parte dei giovani cesenati che per il mondo bancario presentano un profilo di rischio medio/alto. Altri interventi concreti, assolutamente fattibili, sono quelli a favore dell’affitto, ad esempio attraverso ulteriori sgravi fiscali ai proprietari disponibili a locare il proprio immobile a ragazzi cesenati.

Le difficoltà dell’accesso al lavoro riteniamo vadano affrontate dalle istituzioni cercando prima di tutto di ridurre il problema dello skill mismatch, ovvero il fatto che tanti nostri coetanei scelgono percorsi di studio (soprattutto universitario) purtroppo “inutili” per le imprese locali, che non riescono così a valorizzarli, mentre tante richieste di profili tecnici risultano inevase. Il Comune – di concerto con gli enti preposti – deve favorire politiche di orientamento scolastico che informino realmente i ragazzi sulle caratteristiche del nostro tessuto imprenditoriale, sui fabbisogni di personale e sulle prospettive future. Analogamente occorre favorire in tutti i modi possibili l’autoimprenditorialità, poiché è preoccupante il continuo calo di imprese giovanili. Anche in questo caso non pensiamo a politiche assistenzialiste come i piccoli incentivi a pioggia, ma iniziative per affrontare il problema prima di tutto sul piano culturale ed educativo, anche rivalorizzando il lavoro artigianale e abbandonando la logica per cui la vocazione del territorio regionale sia prevalentemente l’Ict.

Su questi temi ed in generale sul futuro della nostra città siamo disponibili a fare la nostra parte per incalzare le istituzioni locali, anche e soprattutto dopo le elezioni, quando le politiche giovanili rischiano di tornare completamente in sordina".

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