Cesena
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Cittadinanza attiva

Porte aperte ai cittadini, il primo Codice della partecipazione

Da domani, venerdì 4 febbraio, si possono produrre osservazioni sul testo, pubblicato già da oggi sul sito del Comune

Porte aperte ai cittadini, il primo Codice della partecipazione

Un “dono”. Così l’avvocato Luciano Gallo ha definito il Codice della partecipazione presentato poco fa alla stampa dal sindaco di Cesena Enzo Lattuca e dall’assessore al Volontariato e al Terzo settore Carmelina Labruzzo. L’avvocato Gallo è il referente di Anci Emilia Romagna Innovazione partner del Comune di Cesena nel progetto, cui ha lavorato intensamente l’Ufficio Comunale alla Partecipazione, e che rappresenta un esempio pilota, un unicum per ora nel Paese. 

 “Un dono” ha spiegato il giurista, perché non solo mette a sistema una serie di pratiche già in essere sul territorio che vedono i cittadini collaborare con l’Amministrazione pubblica (modalità già sperimentata ampiamente in vari progetti quali Green city Cesena- Allariaperta, Cesena riparte-Che spettacolo! o Avanti c'è spazio), ma inserisce questo tipo di collaborazione in un contesto sistematico non solo sul piano delle procedure ma anche di visione politica, riconoscendo un surplus di valore sociale alla collaborazione pubblico-privata nel terzo settore.

L’apporto del volontariato, e non solo nel welfare, ma anche in campo culturale o sportivo, è qualcosa che porta un valore aggiunto, non solo all’ente che lo fa o al Comune, ma a tutta la comunità, un impatto sociale che ora viene ufficialmente riconosciuto e che è anche uno dei temi sui quali sta lavorando l’Europa, aggiunge il tecnico.

Enti del terzo settore, associazioni e cittadini che offrono il proprio contributo per realizzare benefici a favore di tutta la comunità trovano nel Codice la porta aperta per la partecipazione, che potrà concretizzarsi in attività e progetti in ottica di sussidiarietà; sperimentazione di politiche d’impatto, anche ai fini dell’accesso agli strumenti di programmazione europeua; condivisione di risorse (anche economiche), di esperienze e di professionalità. E tanto altro. "Trattandosi di uno strumento durevole e incrementabile - ha commentato Gallo - durerà nel tempo, anche quando cambieranno le norme".

Il Codice ha il compito di razionalizzare e semplificare la regolamentazione degli istituti partecipativi, anche in termini di chiarezza ed univocità dei contenuti, assicurando l’eliminazione e, comunque, la riduzione degli oneri amministrativi, nasce anche per attivare forme di coinvolgimento dei cittadini, singoli e associati. 

Tutto ciò è stato redatto in 44 articoli pubblicati da oggi sul sito del Comune di Cesena e da domani, venerdì 4 a mercoledì 23 febbraio, tutti coloro che lo riterranno potranno presentare modifiche, integrazioni e, più in generale, osservazioni al documento stesso compilando il modulo pubblicato sul sito stesso, alla sezione Notizie. Successivamente il testo sarà esaminato in sede di Commissione consiliare per poi approdare in Consiglio comunale.

 

Nelle prossime settimane l’Amministrazione comunale incontrerà i Quartieri e il mondo associativo cittadino per un confronto attivo e costruttivo sul testo.

 

“È uno strumento leggero per aprire le porte ai cittadini desiderosi di proporre iniziative per la città – ha voluto sottolineare il sindaco Enzo Lattuca – stimolarne l’intraprendenza e anche favorire la co-decisione sui progetti. In questi mesi di pandemia cì è risultato sempre più chiara la strada della partecipazione come metodo  prioritario. Questo è un atto politico”.

“C’è una grande curiosità attorno a questo nuovo strumento – ha detto l’assessore Carmelina Labruzzo -. Si cementa il rapporto con i cittadini. Ringrazio Andrea Lucchi e Silvia Canali dell’ufficio Partecipazione per il grande impegno speso”.

“Siamo come davanti a una vetrina che ci informa, ci permette di conoscere ciò che il cittadino e il pubblico possono fare insieme – ha concluso Gallo -. Uno strumento innovativo, da diffondere e far conoscere, e soprattutto da applicare. Innamoriamocene”.

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