Cesena
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Progetto dell’Istituto Geometri per una Cesena più accessibile

Il lavoro di 26 ragazzi delle classi quarte dell’Istituto tecnico “Garibaldi-da Vinci” di Cesena (indirizzo Ambiente, Costruzioni e Territorio) è stato presentato la settimana scorsa in Malatestiana. L’obiettivo: favorire l'inclusione sociale di tutti e di ciascuno.

Progetto dell’Istituto Geometri per una Cesena più accessibile

Il lavoro di 26 ragazzi delle classi quarte dell’Istituto tecnico “Garibaldi-da Vinci” di Cesena (indirizzo Ambiente, Costruzioni e Territorio) è stato presentato la settimana scorsa in Malatestiana. L’obiettivo: favorire l'inclusione sociale di tutti e di ciascuno.

Da sinistra: Monica Cannizzo, preside Camillo Giorgi, Carlo Verona, Livio Ceccarelli (presidente rete Abilità Diverse)

Da sinistra: Monica Cannizzo, preside Camillo Giorgi, Carlo Verona, Livio Ceccarelli (presidente rete Abilità Diverse)

Guidati dal professore Luciano Farnedi, docente di Progettazione impianti e tecnologie del legno nelle costruzioni e architetto (coadiuvato dai colleghi, Monica Cannizzo, Adele Floro e Silvia Visani), gli studenti hanno condotto il progetto in collaborazione con gli architetti Carlo Verona e Lucia Brasini, con la Rete Abilità Diverse e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Cesena.

Gli alunni, suddivisi in diversi gruppi, hanno preso in esame alcuni percorsi-indagine all’interno della città di Cesena (stazione ferroviaria, quartiere Ina Casa Fiorita, sede della scuola in via De Gasperi), in modo da segnalare, dopo un approfondito studio della normativa di riferimento, eventuali ambienti urbani “non-inclusivi” e proporre progetti di miglioramento in termini di “accessibilità” e di diritti alla parità di accesso.

Grazie al supporto di alcuni esperti esterni, come la dottoressa Sara Valerio (psicoterapeuta), i gruppi di lavoro hanno imparato a conoscere la disabilità nella sua complessità ed interezza, le diverse disabilità e le risorse di funzionamento di ciascuna. Hanno avuto l'opportunità di vivere una vera e propria esperienza di empatia, che ha permesso loro di mettersi nei panni di chi vive quotidianamente il limite di una barriera architettonica e non solo.

Così, attraverso un intenso lavoro di osservazione, ascolto, comprensione e immedesimazione, gli alunni hanno imparato a mettere in campo le proprie competenze tecniche con un occhio più attento e sensibile e a tradurre operativamente il concetto di “inclusione”.

Dalle indagini, ad esempio, sono emersi attraversamenti pedonali non perpendicolari alla strada, un problema per i non vedenti che attraversano le strisce pedonali in modo ortogonale al marciapiede, o, ancora, l'assenza del corrimano centrale nella scala del sottopassaggio della stazione ferroviaria (uscita Vigne).  Grazie a questa esperienza, gli studenti hanno maturato la consapevolezza che il cittadino/geometra può migliorare la fruibilità della propria città solo se ha sviluppato un pensiero progettuale che mette al centro la persona con i suoi bisogni e le sue risorse, nella piena e agevole interazione con l'ambiente fisico e sociale.

Presente in Aula Magna, alla presentazione pubblica, anche l’assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi che, dopo essersi complimentata con gli allievi-futuri geometri, ha sottolineato che alcune delle proposte presentate, così come è stato fatto lo scorso anno, saranno realizzate dall’Amministrazione Comunale.

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