presidio del territorio
Sventato colpo grosso ai danni di aziende locali
Una banda formata da tre campani si stava preparando per un colpo in un'area artigianale a sud di Cesena
Jammer, arnesi da scasso, ricetrasmittenti, telefoni me to me. Un’attrezzatura da superprofessionisti del furto con scasso che aspettava solo di essere usata per mettere a punto uno di quei colpi della vita.
È stato quanto hanno ritrovato i Carabinieri della Compagnia di Cesena diretta dal tenente colonnello Sabato Simonetti nell’ambito dell’attività di controllo e prevenzione da tempo attiva sul territorio e di recente anche intensificata.
Il ritrovamento è avvenuto di notte all'inizio della settimana quando gli agenti del comandante Simonetti hanno scovato nascosti in una zona defilata di un’area artigianale a sud di Cesena due camion e con loro tre uomini di 44, 54 e 55 anni, campani, pregiudicati, immediatamente denunciati oltre che per possesso di arnesi da scasso anche per illegale detenzione di attrezzature atte a intercettazione o inibizione di comunicazione telefoniche o telematiche. Il jammer, appunto, uno strumento che, in forma legale, viene utilizzato dai militari o dalle forze dell’ordine con scopi preventivi, per esempio per sventare atti terroristici in quanto in grado di intercettare frequenze telematiche e telefoniche, anche a distanza.
Molto consistente l’attrezzatura intercettata dai Carabinieri (nella foto se ne intravede solo una parte), che lascia intuire come fosse in preparazione un colpo ai danni di aziende artigianali o industriali della zona. La banda, molto probabilmente in trasferta, si stava preparando al colpo utilizzando la sofisticata attrezzatura per controllare l’apertura e la chiusura di porte e cancelli e inibire gli allarmi, per poter agire indisturbata e poi darsi alla fuga con i furgoni carichi di merce da introdurre sul mercato del riciclaggio, anche internazionale.
Professionisti di alto profilo di una banda probabilmente più numerosa, e che solo in parte è stata fermata. Le operazioni non sono concluse e i Carabinieri stanno conducendo ancora una serie di accertamenti e lanciano un messaggio ai titolari delle aziende e delle industrie locali. In caso di fatti o movimenti sospetti, come ad esempio il mancato scatto dell’allarme o un cancello socchiuso, le persone coinvolte sono invitate a segnalare immediatamente l’anomalia al numero di emergenza 112.
Questo tipo di colpo viene generalmente preceduto da attività preparatorie, con più sopralluoghi o tentativi di accesso nelle aziende stesse, per studiare l’ambiente, i sistemi di allarme e di protezione e innescare anche alcune fasi dell’azione senza portarla a termine. Una volta ben preparato, un colpo da milioni di euro può essere portato a buon fine in un quarto d’ora.
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