Dall'Italia
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lutto e ricordi

Carlo Casini nel ricordo dei coniugi Tonti, amici cesenati dal lontano 1977

E' stato uno dei massimi riferimenti nell’opera del Movimento, ma soprattutto un esempio di cristiano buono, insieme alla sua bella famiglia

Carlo Casini (Foto SIR/European Parliament)

Per la morte di Carlo Casini, parlamentare italiano ed europarlamentare, fondatore in Italia del Movimento per la vita, avvenuta oggi e di cui abbiamo dato notizia in giornata, Cinzia e Pier Luigi Tonti ci hanno fatto pervenire un loro ricordo cui diamo volentieri spazio. Ecco la loro testimonianza. 

E’ morto il mio caro amico Carlo Casini, presidente onorario del Movimento per la Vita Italiano.

Conosciuto nell’ormai lontano 1977, in quel di Firenze, in occasione della nascita-fondazione del Movimento per la Vita, da allora è stato per me e mia moglie, allora fidanzati poi giovane famiglia, uno dei massimi riferimenti nell’opera del Movimento, ma soprattutto un esempio di cristiano buono, insieme alla sua bella famiglia.

Ha fatto crescere generazioni di giovani e giovani famiglie, nell’impegno instancabile per la difesa della vita, dal concepimento alla morte naturale.

Inoltre, nel suo impegno politico (Parlamento Italiano e Parlamento Europeo) ho apprezzato e stimato una persona così fedele al mandato, così onesta, da non aver mai cercato e ottenuto un qualsiasi arricchimento personale in denaro, beni e potere.

Tutto mise al servizio del più povero dei poveri (Madre Teresa): il concepito, impegno supportato da una capacità professionale non da tutti.

Quanti ricordi, infiniti, da quando al nostro matrimonio cantò “la porti un bacione a Firenze”, agli ultimi anni di fatica serena!

Un uomo umile, che godeva ad ascoltare le esperienze delle persone, le più varie; chiedeva tanti consigli, sia operativi ma anche ideali, eppoi di morale cattolica; questo soprattutto lo chiedeva ai giovani, lui che tanta esperienza aveva, ma consapevole di non avere certezze precostituite e di non essere sopra agli altri.

Di profonda umanità e fede, ha amato sua moglie e i suoi figli e nipoti, di un amore vero, infinito, insegnandolo, per osmosi, a tutti e specialmente a noi giovani.

Mi fermo qui, sennò non mi fermerei più!

Prego il Signore che lo abbia accolto fra le sue braccia, insieme alle migliaia di bimbi concepiti e uccisi dall’aborto volontario e onorato dalle migliaia di bambini, ora tanti di essi adulti, che personalmente o indirettamente, ha salvato da morte certa; una volta mi disse: “anche se tutto il mio lavoro, la mia fatica, fossero serviti a salvare solamente un bambino, ne sarebbe valsa la pena!”. Ne hai salvati migliaia, caro Carlo, di bimbi e questi uomini e donne ora pregano sicuramente per te.

Arrivederci dai tuoi cari amici Cinzia e Pier Luigi Tonti

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Carlo Casini nel ricordo dei coniugi Tonti, amici cesenati dal lontano 1977
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