Dall'Italia
stampa

emergenza sanitaria

Coronavirus, Irst e Unibo avviano uno studio clinico per testare l'efficacia dell'idrossiclorochina

Lo studio mira a valutare l'efficacia, in termini di prevenzione, di un farmaco antimalarico in soggetti ad alto rischio di infezione

pixabay.com

Nel corso dell’odierno Consiglio di amministrazione dell'Irst di Meldola è stata data informazione che il Comitato tecnico Scientifico dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) e il Comitato etico unico nazionale per gli studi terapeutici sul Covid-19 (che ha sede presso l’Istituto nazionale di Malattie infettive “Spallanzani” di Roma) hanno dato via libera a PROTECT, studio coordinato dal professor Pierluigi Viale (direttore del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Bologna) e dal professor Giovanni Martinelli (Direttore scientifico dell’Istituto tumori della Romagna Irst Irccs) e disegnato dalla dottoressa Oriana Nanni (Direttore Unità di Biostatistica e sperimentazioni cliniche Irst) con la collaborazione del professor Annibale Biggeri, consulente epidemiologo Irst.

PROTECT intende valutare l’efficacia di un trattamento di profilassi farmacologica in una popolazione non affetta da Covid-19, ma ad alto rischio di infezione, perché strettamente a contatto con una persona positiva, quindi conviventi del nucleo famigliare e operatori sanitari.

Attraverso la collaborazione con le Asl della Regione, l'irst contatterà i soggetti ritenuti a rischio contagio. Questi, attraverso una rigorosa metodologia scientifica, verranno assegnati a due gruppi: un gruppo riceverà l’idrossiclorochina, un farmaco antimalarico e presunto antivirale già utilizzato per il trattamento di pazienti positivi sintomatici, mentre un gruppo (detto di controllo) sarà sottoposto alla sola stretta osservazione, fino ad oggi considerato l’approccio standard riconosciuto. Il reclutamento mira a raggiungere un numero di partecipanti di circa 2.000 soggetti, asintomatici a rischio.

Utilizzato principalmente come antimalarico e nel contrasto ad alcune forme infiammatorie autoimmuni (come l'artrite reumatoide), l'idrossiclorochina ha mostrato nei test in vitro eseguiti da numerosi laboratori, una notevole attività di contrasto ai coronavirus. 

A distanza di meno di un mese di trattamento, si potrà valutare se il farmaco somministrato in profilassi riduce l’insorgenza di Covid-19 rispetto al gruppo di controllo.

Lo studio mira, inoltre, a valutare se il trattamento precoce con clorochina del paziente Covid positivo possa ridurre la sintomatologia e nello stesso tempo riduca la contagiosità nei confronti dei propri conviventi o contatti, abbattendo la carica virale.

In caso di conferma dell’ipotesi dello studio PROTECT, ai integrazione degli importanti risultati ottenuti con il distanziamento sociale già messi in campo, si potrà disporre di una strategia di profilassi realmente capace di ridurre le dimensioni complessive dei contagi oltre a offrire una interessante chance terapeutica.

Logo studio PROJECT

Logo studio PROJECT

Coronavirus, Irst e Unibo avviano uno studio clinico per testare l'efficacia dell'idrossiclorochina
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento