politica
Meeting Rimini: Di Maio (min. Esteri), “su Afghanistan 5 priorità”
Il ministro degli Esteri ha citato papa Francesco: "Nessuno si salva da solo"
“Il Covid ha messo a nudo la vulnerabilità di tutti gli Stati, piccoli e grandi”. L’ha sostenuto il segretario di Stato della Repubblica di San Marino, Luca Beccari, alla tavola rotonda tenutasi ieri pomeriggio al Meeting di Rimini sul tema “Istituzioni internazionali e multilateralismo alla prova in tempo di Covid”. “È una sfida che non si combatte da soli – ha aggiunto Beccari -. Oggi l’imperativo è trovare linee comuni tra gli Stati, come ad esempio nel campo delle comunicazioni. Pensate ai danni provocati dalle notizie sbagliate o da quelle parzialmente vere”.
Di sostenibilità sociale, e non solo ambientale, ha parlato Emma Marcegaglia, presidente del B20, il G20 delle imprese. “L’Occidente non può tacere – ha detto durante la tavola rotonda moderata dal presidente della fondazione Meeting, Bernard Scholz – di fronte a ciò che sta accadendo in Afghanistan”. Sull’anno e mezzo condizionato dal Covid, la presidente ha detto che “è la peggiore crisi economica dal dopoguerra a oggi. Ma tanto i successi, come l’aver trovato un vaccino in un solo anno contro i cinque o dieci consueti, quanto le sconfitte, come quello che sta accadendo in Medio Oriente, possono essere affrontati solo insieme”. Anche il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, ha ribadito la necessità di lavorare assieme per affrontare le emergenze attuali. E l’ha fatto citando una frase di papa Francesco, tratta dalla preghiera del 27 marzo 2020 in piazza San Pietro: “Nessuno si salva da solo”. Ha poi riaffermato anche che nelle grandi questioni dei prossimi anni su clima, digitale, energia, l’Italia continuerà a mettere “la persona umana al centro”. Sull’Afghanistan, che non era in agenda quando era stata fissata la tavola rotonda, il ministro ha indicato cinque priorità. Primo: la protezione dei civili e di chi si è esposto per il nostro Paese. “Ne abbiamo già portati in Italia 1.600. Contiamo di arrivare a 2.500”, ha aggiunto. Secondo: il rispetto dei diritti individuali e delle libertà civili, “penso ad esempio alle donne”, ha precisato Di Maio. Terzo: l’impatto migratorio. "Su questo ci vuole una risposta assieme all’Ue", ha aggiunto. Quarto: il bisogno di assicurare pieno accesso in Afghanistan alle agenzie umanitarie. E quinto: il contrasto al terrorismo, che vuol dire anche contrasto al traffico di droga da cui il terrorismo trae ingenti risorse.
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