"Confidiamo nel Signore, è nella barca con noi"

Il 5 gennaio, la vigilia della festa dell’Epifania, ho compiuto trent'anni di vita sacerdotale.

Questa festa missionaria mi ha accompagnato in tutti questi anni ricordandomi che ho ricevuto questo Ministero al servizio del mondo intero.

Da tre anni mi trovo nel paese di Solano, nella regione amazzonica colombiana del Caquetá. La parrocchia ha un'estensione vastissima anche se densamente poco popolata.

Si compone di 106 villaggi e stiamo cercando di dividerla in 4 grandi zone. Un anno e mezzo fa abbiamo creato la “quasi” parrocchia di San Francisco de Asis.

Il 15 agosto di quest’anno verrà creata la parrocchia dell’Asunción e la zona San Josè con un centro di culto, il quarto centro rimane l’attuale parrocchia.

Il 2020 è stato un anno dove in pochi mesi il Covid 19 ha attraversato il mondo intero raggiungendo gli angoli più sperduti della terra e anche noi siamo stati colpiti duramente da questa pandemia. Il 15 agosto anch’io sono risultato positivo al test, e ne ho avuto comunicazione dopo 15 giorni. I sintomi, grazie a Dio, non sono stati fortissimi e ho potuto riprendere le attività pastorali abbastanza rapidamente.

Nel paesino dove mi trovo di 3mila abitanti sono morte a causa di questo virus, ufficialmente riconosciute, 12 persone. Quasi tutte le famiglie mi hanno chiesto il funerale.

Abbiamo appoggiato con aiuti alimentari molte famiglie bisognose e soprattutto anziani. A novembre la situazione è migliorata e a dicembre abbiamo potuto celebrare il Natale praticamente liberi dal Covid 19.

In Colombia la celebrazione della Novena in preparazione al Natale, è molto sentita. La famiglia si ritrova attorno al presepe e viene celebrata nei quartieri, in chiesa. Tutti aderiscono o come animatori o partecipanti o semplicemente ascoltando alla radio le preghiere della Novena di Natale. Quest’anno l’abbiamo celebrata con l’Eucarestia alle 6 del mattino in chiesa e alla sera contemporaneamente nei 9 quartieri del paesino. Il sindaco ha offerto la sua collaborazione tramite la Casa della Cultura del Municipio aiutandoci nell’animazione e offrendo alla fine della celebrazione un piccolo rinfresco e regali a tutti i bambini del paese.

In questo periodo abbiamo avuto la presenza di alcuni missionari e così abbiamo potuto essere presenti nei cinque centri principali della parrocchia che chiamiamo “nucleos” e a cui fanno riferimento 12/15 villaggi. In questi “nucleos” vi è una una chiesetta e due stanze per dormire e farsi un caffè.

Qui abbiamo destinato i vari missionari, mentre io in una settimana ho visitato i villaggi più lontani celebrando l’Eucaristia e la Novena. In alcune comunità vi sono stati battesimi e prime comunioni.

Dopo Natale, in parrocchia abbiamo celebrato il matrimonio di una coppia che conviveva da vent'anni e, dopo un cammino di fede, ha deciso benedire il matrimonio con il Sacramento.

È stato un fine anno vissuto di corsa, quasi recuperando quello che non abbiamo potuto realizzare in tutto l’anno.

In questi giorni la situazione in Colombia sta peggiorando, nelle varie città stanno aumentando i casi, qui stiamo vedendo come si svilupperà la pandemia e quali precauzioni dobbiamo ulteriormente prendere.

Io sono tranquillo e come dice Gesù ai suoi discepoli nel vangelo di San Marco 6,50: “Non abbiate paura, sono io”. Il Signore è nella barca con noi. Non ci lascia soli. Confidiamo in Lui e sia fatta la sua volontà.

Buon Anno. Il Signore della Vita vi benedica e protegga. A presto.

padre Angelo Casadei

missionario della Consolata in Colombia