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Lia Montalti e Valentina Maestri (Pd) contro il "sistema patriarcale e maschilista"

Appello delle due dem cesenati alle donne: "Svegliamoci, prepariamoci, reagiamo"

Lia Montalti e Valentina Maestri, quarta e quinta da sinistra nella foto

Pubblichiamo di seguito una nota giunta in redazione a firma della consigliera regionale Pd Lia Montalti e di Valentina Maestri, coordinatrice delle donne democratiche di Cesena, a seguito delle frequenti notizie "relative ad abusi e violenze sulle donne e femminicidi".

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I recenti fatti di cronaca hanno aperto un dibattito importante su come gli abusi e le violenze sulle donne siano in questo Paese fatti all’ordine del giorno. Dai confronti emersi, moltissime donne raccontano episodi di abuso e violenza, il più delle volte non denunciati. Ancora permane un senso di colpa, una vergogna che colpevolizza la vittima e le impedisce di parlare, di difendersi. Le recenti sentenze, tra cui quella che ha scagionato un presunto colpevole di violenza su una minorenne per “palpata breve”, testimoniano come ancora sia molto lontano il traguardo di una vera parità ed equità di trattamento delle donne nella nostra società, anche di fronte a una certa giustizia.

Questo sistema continua a nutrire il profondo senso di insicurezza e ingiustizia che troppe donne vivono in questo Paese. Le donne in Italia muoiono per mano dei mariti, dei compagni, di persone a loro vicine. Sono 75 i femminicidi già avvenuti nel 2023. E la violenza e l’abuso fisici sono solo uno dei tratti di questa società patriarcale. Nella quotidianità l’essere donna comporta una limitazione delle proprie libertà, un sovraccarico di responsabilità, per quello che concerne la cura dei figli e dei familiari, una ingiustizia nel riconoscimento della propria retribuzione, ancora in molti casi inferiore a quella degli uomini a parità di ruolo, una svalutazione delle proprie competenze, solo per fare alcuni esempi.

Tutto questo accade oggi, anche qua in Romagna. Il problema è profondo, culturale, di sistema, figlio di una cultura patriarcale costruita su misura di una certa idea di uomo e ha come prodotto finale una scarsa presenza delle donne nei ruoli di leadership nel mondo economico, sociale, politico e della rappresentanza. Questo è il soffitto di cristallo che grava su tutte le donne e impedisce al 51 per cento della popolazione di potersi esprimere, di potersi realizzare pienamente e, dunque, anche contribuire allo sviluppo di una società equa, inclusiva, aperta. Svegliamoci, prepariamoci, reagiamo. Parte da noi il cambiamento, parte da noi la capacità di dare più credito alle donne che ci sono a fianco, al loro ruolo, alle loro competenze, alle loro parole. Iniziamo a boicottare i "manel" ("panel" composti da soli uomini, ndr), iniziamo a reagire e a dire ad alta voce che così non si può più andare avanti. Impegniamoci ad abitare con consapevolezza e determinazione anche quegli spazi fino ad ora destinati solo agli uomini.

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