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Crocetta di Longiano, parla il giovane accoltellato

Il padre è indagato per tentato omicidio. Il figlio, dopo la Rianimazione, è ricoverato in Psichiatria: "Ricorrenti discussioni. Situazione familiare che si protrae da anni", la versione del giovane

(foto: www.romagnapodismo.it)

Ha fatto scalpore, nella tranquilla comunità di Longiano, la vicenda della lite in famiglia finita con un accoltellamento nel tardo pomeriggio del 30 ottobre scorso nella frazione di Crocetta (vedi notizie richiamate).

Il padre, 61 anni, è stato arrestato ed è indagato per tentato omicidio. Il figlio, 28 anni, ricoverato prima in Rianimazione e poi in Chirurgia d'urgenza, è ora passato al reparto di Psichiatria, dove, anche secondo la madre, necessiterebbe di alcune cure. Secondo la difesa del padre, il genitore si sarebbe difeso dall’aggressione subita a sua volta ad opera del figlio, respingendolo con un coltello.

Riceviamo e pubblichiamo la versione dei fatti secondo il giovane accoltellato "per replicare a quanto letto i giorni scorsi sulle testate giornalistiche riguardanti la sua persona".

"Era quasi l'ora di cena - fa sapere il giovane - e stavo scrivendo su un quaderno, quando il gatto di mia madre si è sdraiato sul foglio. Ammetto di essermi innervosito e da lì sono partite le solite ricorrenti discussioni". Il ragazzo riferisce che "per l'ennesima volta" si sarebbe sentito dare del "buono a nulla".

Secondo la versione dei fatti del figlio, il padre lo avrebbe "minacciato di lanciargli il solito coltello da cucina". Prosegue poi il giovane: "Dopo violente sfuriate, siamo arrivati alle mani. Mia madre quella sera mi ha afferrato per i capelli tenendomi immobile da dietro. Mio padre ha impugnato un paio di forbici da cucina che sono riuscito a sfilare. Sono poi caduto a terra e lì prima mi è arrivata la coltellata alla schiena, poi un cazzotto in faccia. Sentendo perdere sangue e cominciando ad avere alterazioni alla vista, sono fuggito di casa barcollando e suonando il campanello dei vicini".

Secondo il 28enne "queste sfuriate" sarebbero state "frequenti" per motivi di natura economica e più di una volta si sarebbe "trovato a dormire in macchina col cane". Il giovane riferisce infine che "questa situazione familiare si protrae da anni e anni".

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