Nuove opere parrocchiali a Budrio, prosegue la diatriba fra Comune di Longiano e Diocesi

Prosegue la querelle fra Diocesi di Cesena-Sarsina e Comune di Longiano (vedi notizie richiamate). La Giunta longianese, riunitasi nei giorni scorsi, ha approvato all'unanimità l'autorizzazione al sindaco Mauro Graziano a "costituirsi in giudizio in nome e per conto dell’Ente, per resistere al ricorso giurisdizionale presso il Tar Emilia-Romagna" presentato la scorsa estate dalla Diocesi, "per annullamento della valutazione preventiva del 19 maggio 2023 emessa dal Comune di Longiano". 

Il ricorso riguarda il progetto per la costruzione, da parte della parrocchia di Budrio, di un nuovo edificio di circa 650 metri quadri, sviluppato su due piani e comprendente un salone polivalente e diverse aule per il catechismo. Secondo parrocchia e diocesi, "in quanto opere di urbanizzazione secondaria, gli edifici di culto e le loro pertinenze non sottostanno alle norme che prevedono ulteriori oneri urbanistici". Il Comune di Longiano invece "ritiene non vi siano i presupposti giuridici" per l'esenzione, in quanto "non è riscontrabile il requisito dell’apertura alla collettività indifferenziata".

Da qui, dopo il ricorso della Diocesi al no del Comune, la decisione della Giunta di ritenere "necessario che l'Ente si costituisca in giudizio, ritenendo di aver agito nel rispetto delle disposizioni di Legge e al fine di tutelare i propri interessi e le proprie ragioni", e di farsi "assistere da un difensore".