Rubicone
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in via matteotti 30

"Quel prete dalle scarpe rotte", don Baronio in mostra a Savignano sul Rubicone

Domenica 13 settembre l'inaugurazione dell'allestimento permanente dedicato alla storia dell’istituto “Figli del popolo”. L'edificio accoglierà presto la nuova sede di Assiprov

Da sinistra in piedi Giacomo Magnani  (Antea Luce, sponsor), Alessio Tomei, consigliere dell'Associazione "Amici di don Baronio", don Pier Giorgio Farina, parroco e presidente dell'Associazione "Amici di don Baronio", Walter Magnani (sponsor), Nicola Dellapasqua, vicesindaco di Savignano, Giuseppe Mosconi, associazione "Amici di don Baronio", Lisa Stoppa, direttrice Assiprov, Elena Battistini, Associazione  "Amici di don Baronio" e Cristina Bonfiglioli (Ivas, sponsor).

Domenica 13 settembre alle 19 presso l’ex Istituto "don Baronio", in via Matteotti 30 a Savignano sul Rubicone, verrà inaugurata la mostra “Quel prete dalle scarpe rotte. Don Carlo Baronio 1887-1974”. Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco Filippo Giovannini, il parroco di Santa Lucia e presidente delll’associazione “Amici di don Baronio” don Piergiorgio Farina e il consigliere dell’associazione Alessio Tomei.

L'esposizione, che avrà carattere permanente, è collocata nel corridoio d’ingresso e in alcune sale adiacenti dello stesso edificio dove ora ha sede la onlus “Amici di don Baronio”. L’allestimento ripercorre la storia dell’istituto “Figli del popolo”, fondato dal canonico cesenate nel 1951. A raccontarla sono le fotografie e i documenti reperiti con un paziente lavoro di ricerca da molti ex allievi. La raccolta e la selezione dei documenti è stata curata da Elena Battistini, Federica Tani e Giuseppe Mosconi, con la collaborazione di Paola Sobrero, già direttrice della Biblioteca comunale di Palazzo Vendemini. 

La mostra illustra anche gli sviluppi del luogo dopo la conclusione, avvenuta nel 1991, dell’attività di assistenza ai bambini orfani o in situazioni familiari disagiate. Dal 1991 la struttura divenne sede di associazioni di volontariato, quali la Pubblica assistenza del comprensorio del Rubicone, e di attività per i giovani promosse dalla parrocchia di Santa Lucia, finché nel 2010 fu costituita l’associazione “Amici di don Baronio”, che si prende cura della gestione e promuove varie iniziative di carattere formativo e sociale.

“L’iniziativa - spiegano i promotori dell’associazione “Amici di don Baronio” - non vuole offrire solo il ricordo di una parte della storia della città, ma suggerire anche una prospettiva lanciata sul futuro delle opere e associazioni che contribuiscono con l’impegno ammirevole di tanti volontari al benessere della comunità”.

Guardando al futuro, l’edificio ristrutturato dell’ex istituto "don Baronio" accoglierà presto la nuova sede di Assiprov, centro servizi per il volontariato della provincia di Forlì-Cesena. “È per noi una grande opportunità poter accedere a questi spazi - afferma Lisa Stoppa, direttore di Assiprov - sia perché potremo erogare i nostri servizi, che sono gratuiti, alle associazioni ed enti del terzo settore del Rubicone, sia per il grande significato dell'opera svolta da don Baronio, la cui mostra permanente sarà l'occasione per ricordarlo e mantenerne la memoria storica. Il nostro operatore, negli orari di apertura dell'ufficio, si renderà disponibile anche per coloro che vorranno visionare la mostra".

“Il nostro grazie all’Amministrazione comunale, ai volontari dell’associazione “Amici di don Baronio”, ai tanti sponsor che hanno sostenuto il progetto" viene da don Pier Giorgio Farina, parroco di Santa Lucia e presidente dell’a stessa associazione intitolata al canonico cesenate. "La testimonianza di don Baronio ci sprona in questo particolare momento storico in cui per tanti versi i bisogni emergono in maniera più forte e stringente che in altri tempi. Il processo di beatificazione in atto ci conferma il valore di questo sacerdote che aveva fatto una scelta di povertà e di dedizione agli altri”, aggiunge don Farina.

"Sono fortunato ad amministrare questo paese, che ha saputo spendere tanta energia in un percorso che viene da lontano”, dice il vicesindaco Nicola Dellapasqua.

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