Commento al Vangelo
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Il giorno del Signore

Domenica 26 gennaio - 3ª domenica Tempo Ordinario - anno A

“Convertitevi perchè il Regno dei Cieli è vicino”

Is 8,23-9,3; Sal 26; 1Cor 1,10-13.17; Mt 4,12-23

Gesù dà inizio alla sua missione di profeta e di maestro che annuncia il Vangelo. La Parola Vangelo significa: buona e bella notizia! È una Parola proveniente da Dio perché realizza ciò che essa dice. La Parola di Dio non è una parola buttata al vento, come spesso succede a noi umani.

Chi si mette in ascolto e in sintonia con Gesù che parla e compie le opere di Dio, diventa suo discepolo gioioso perché scopre la ricchezza divina della Parola che viene a colmare la povertà e il vuoto della nostra vita.

Gesù si stabilisce a Cafarnao sulla riva del lago di Tiberiade e di lì parte per annunciare il Regno di Dio nella regione della Galilea chiamata «Terra di Zabulon e di Neftali, Galilea delle genti» perché essendo una regione di frontiera costituisce un “crocevia di popoli”.

Gesù facendo così realizza la profezia di Isaia che abbiamo ascoltato nella Messa della Notte di Natale e che viene ripresa anche oggi dalla prima Lettura e nel brano di Vangelo: « il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce». Le tenebre indicano la vita immersa nel peccato; chi non sa vedere la luce che promana da Gesù rimane nel suo peccato; chi ascolta ed accoglie Gesù la sua vita diventa luminosa, libera dalla schiavitù del male e gioiosa della stessa gioia di Dio.

Le prime parole di Gesù “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino” sono la sintesi di tutto il Vangelo. Si tratta di un capovolgimento totale dell’uomo, di un cambio radicale della nostra maniera di pensare e di agire: la conversione è una purificazione interiore per poter vedere il Regno di Dio. In questo Regno si entra solo con un cuore nuovo e con uno spirito nuovo.

Convertirsi non è facile. Esige un impegno costante in noi e il risultato è una vita diversa, nuova, che ci introduce nella verità di Dio e nell’unica vera gioia che esiste e diventa nostra per sempre.

Il secondo annuncio di Gesù, dal brano evangelico, è un invito pressante a seguirlo: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni, attratti dallo sguardo e dalla voce di Gesù lasciano tutto e spontaneamente lo seguono. Gesù chiama per farci capire che la vita di ogni persona ha una vocazione che viene da Dio e che dev’essere scoperta e vissuta per realizzare in pienezza la propria vita colmandola di gioia vera.

Gesù più che uditori che ascoltano il suo insegnamento cerca dei collaboratori che seguano Lui unendosi alla sua Persona e portando la sua stessa croce. Con quei discepoli che formano un tutt’uno con Lui, Gesù realizza una creazione nuova: la Chiesa, famiglia e popolo di Dio per la salvezza.

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Domenica 26 gennaio - 3ª domenica Tempo Ordinario - anno A
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