Commento al Vangelo
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Il giorno del Signore

Lunedì 25 dicembre - Messa della Notte di Natale - Anno B

NESSUNA PERSONA È ESCLUSA DALL’AMORE DI DIO

Is 9,1-6; Salmo 95; Tt 2,11-14; Lc 2,1-4

È questa una notte speciale. Mentre il potere cerca di divinizzarsi per meglio dominare gli uomini, Dio si umanizza per salvarli. Il censimento serviva per dominare le persone, e per sottometterle e riscuotere le tasse. Dio, invece, si fa semplice uomo, entrando nel mondo dal retro di una mangiatoia, senza tasse, ma presentando la salvezza gratuitamente, per puro amore a tutti. L’Amore di Dio brilla sul volto di un bambino e dal più fragile si sprigiona un dono di salvezza che avvolge tutti.

Luca mostra un Dio sorprendente con «la città di Davide … Betlemme». Nella Bibbia la città di Davide è sempre stata Gerusalemme, la capitale dove ha iniziato il suo regno.

Luca mostra che la città di Davide è Betlemme. A Betlemme Davide era pastore, a Gerusalemme era re.

Colui che sta per nascere non avrà i tratti del re, ma i tratti del pastore. È un bambino «avvolto in fasce». Il dettaglio è un richiamo al libro della Sapienza per indicare che Gesù nasce come tutti gli altri bambini. Leggiamo dopo «c’erano in quella regione alcuni pastori». A quell’epoca nessuna condizione è più disprezzata come quella del pastore. I pastori, lontani dalla società civile, vivevano di furti, non avevano diritti civili. Per loro non c’era salvezza. Eppure, l’angelo del Signore appare a loro. È la terza volta che appare, e sempre in relazione alla vita. La prima volta per annunziare la vita di Giovanni a Zaccaria; la seconda per annunziare la vita di Gesù a Maria e qui il Salvatore ai pastori. Si presenta non per punire, ma – ecco la Buona Notizia di Gesù, «La gloria del Signore li avvolse di luce».

Quando Dio incontra i peccatori non fa altro che avvolgerli con la sua luce, la luce del suo amore. I pastori «sono presi da grande timore», perché sapevano quello che li aspettava, ma viene annunciata loro «una grande gioia», quella della Buona Notizia che scaccia il timore. E qual è questa gioia? Che «è nato per voi» il Salvatore. Un Salvatore che si rivolge a tutti, all’intera umanità perché ogni uomo è amato dal Signore. Non c’è nessun uomo che possa sentirsi escluso dall’amore di Dio. Occorre ascoltare quel messaggio, recarsi a quella mangiatoia e farsi coinvolgere dall’incanto di un bambino che cerca con lo sguardo ogni uomo. Anche l’uomo di oggi, smarrito, nel buio dello scontro per affermare il proprio potere, fermandosi un attimo nella mangiatoia e lasciandosi avvolgere dalla luce e dallo sguardo di Gesù potrà riscoprire la vera umanità.

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