Opinioni
stampa

Sanità

Ricordiamoci dei nati prematuri

Il giorno del prematuro è stato istituito nel 2008 dall’European foundation for the care of newborn infants e ricorre annualmente con lo scopo di accrescere in tutti la consapevolezza delle dimensioni della nascita pretermine e di quanto impegnativa sia per il neonato e i suoi cari, la sfida di affrontare all’inizio della vita, il difficile periodo della terapia intensiva e i tempi successivi della crescita.

Il 17 novembre si è celebrato in tutto il mondo il World prematurity day (Wpd). Il giorno del prematuro è stato istituito nel 2008 dall’European foundation for the care of  newborn infants (Efcn) e ricorre annualmente con lo scopo di accrescere in tutti la consapevolezza delle dimensioni della nascita pretermine e di quanto impegnativa sia per il neonato e i suoi cari, la sfida di affrontare all’inizio della vita, il difficile periodo della terapia intensiva e i tempi successivi della crescita.

Questi neonati stanno aumentando per una serie di motivi (le gravidanze assistite, la tendenza sociale ad avere bambini in età più avanzata, l’obesità e altri fattori) e in alcune parti del mondo, come Stati Uniti e Australia, raggiungono il 10 per cento delle nascite. Ogni anno in Italia nascono 40.000 neonati che hanno un’età gestazionale inferiore alle 37 settimane (9 mesi). In questa giornata più di 100 Paesi hanno promosso eventi e azioni atte a migliorare la situazione dei piccoli e delle loro famiglie.

Il tipico “stendino con i calzettini per neonati appesi fra i quali spicca un paio viola, molto più piccolo degli altri” (i calzettini sono il primo indumento che si tesse attendendo la nascita e che indosserà subito il neonato) e l’illuminazione di viola di edifici evocativi e più in vista, sono diventati i simboli del Wpd, interpretati con lo slogan “Lavoriamo assieme”.

Anche a Cesena l’esterno del Bonci si è illuminato di viola e al teatro Verdi l’associazione “Crescere a piccoli passi” ha presentato nel pomeriggio di domenica 17 uno spettacolo di beneficenza con artisti quali Giuseppe Povia, Maria Pia Timo, Enrico Zambianchi, Alessandro Ristori e alcuni bambini ex-prematuri assistiti in passato nella Struttura di Neonatologia intensiva di Cesena (Tin), che hanno sfilato come applauditi coattori. I fondi raccolti dall’iniziativa saranno utilizzati per l’acquisto di tecnologie utili nell’area pediatrica/neonatologica.

La Tin del Bufalini è un’Unità operativa all’avanguardia nella cura dei piccoli pretermine con dati di risultato riconosciuti nella letteratura medica migliori rispetto agli altri centri della Regione. Ne è prova recente l’attribuzione di entrambi i premi, sia medico sia infermieristico, del concorso 2019 “Casi clinici in Neonatologia” della Società di Neonatologia regionale, al team di Cesena.

Questi lusinghieri risultati, ottenuti nell’area relazionale e familiare e in quella più specificatamente tecnico-assistenziale, sono stati possibili grazie ad anni di continuo confronto costruttivo che ogni giorno avviene fra medici e infermieri. In un certo senso sono stati premiati la scuola e il metodo della Pediatria e Tip/Tin di Cesena che continua nel tempo anche cambiando la direzione apicale.

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
Ricordiamoci dei nati prematuri
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento