SINDACATI
Crisi Cmc, domani presidio al Montefiore dei lavoratori Ged
La Cmc non avrebbe pagato diversi milioni di euro alla Ged e oggi i suoi 50 lavoratori sono senza retribuzione
“Vogliamo sensibilizzare i cittadini sulla situazione dei 50 lavoratori della Ged, una storica azienda del territorio cesenate con oltre 50 anni di storia, i cui dipendenti sono in cassa integrazione straordinaria”. Esordiscono così i sindacati territoriali confederali degli edili e dei metalmeccanici, insieme alle Rappresentanze Sindacali Unitarie, nel presentare in una nota congiunta l’iniziativa di presidio e di distribuzione di volantini a coloro che si recheranno domani, martedì 2 aprile, al centro commerciale Conad Montefiore dalle 11 alle 14.
La Ged - si legge - è sempre stata un’azienda sana, ma, essendo una società controllata all’80 per cento dalla Cmc di Ravenna, è stata trascinata nella crisi della capogruppo. La Cmc non ha pagato diversi milioni di euro alla Ged e oggi i suoi 50 lavoratori sono senza retribuzione. Questa grave situazione si ripercuote sulle loro 50 famiglie che non riescono a far fronte ai pagamenti dei canoni di affitto, dei mutui, delle utenze domestiche, delle spese mediche e scolastiche.
“Una via di uscita c’è – affermano i sindacati cesenati – poiché la Conad Montefiore ha dei contratti aperti con la Ged, chiediamo di sottoscrivere subito un accordo che consenta la riapertura dei cantieri e conseguentemente la possibilità per i dipendenti di tornare al più presto al lavoro quindi alla piena occupazione e retribuzione". “Chiediamo alla Conad Montefiore un gesto di responsabilità sociale nei confronti di imprese e lavoratori del territorio – concludono i sindacati - perché riapertura del cantiere consentirebbe la creazione di ulteriori posti di lavoro legati all’ampliamento del centro commerciale”.
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