Domani, nella sala Lignea della Malatestiana, la “Collocazione 164”, i libri di storia e di cronaca cesenate tra XV e XIX. Tra curiosità, costume e storia

Prosegue con la penultima delle conferenze in programma (l’ultima è prevista per domenica 25 febbraio con Giuseppe Biondi, docente presso il Dipartimento di Discipline Umanistiche dell’Università di Parma che interviene sul tema: “Il ‘Catullo’ della Malatestiana: rivisitazione di un codice”) la rassegna “Viaggio tra i tesori della Malatestiana” organizzata dall’Associazione Amici della Biblioteca Malatestiana per guidare i partecipanti alla conoscenza del patrimonio custodita nella biblioteca.

Domenica 18, alle 10,30, nella Sala Lignea, Paola Errani, responsabile dei fondi antichi della biblioteca, illustrerà la cosiddetta “Collocazione 164” , ossia una delle collocazioni più importanti (oltreché ricche di curiosità) della nostra biblioteca perché raccoglie manoscritti storici e le rare opere a stampa di argomento cesenate.

Cesena ha avuto dal medioevo ai giorni nostri, una nutrita schiera di cultori di storia locale, scrittori di annali, memorie, cronache, alcuni che hanno compilato opere fondamentali e ancor oggi consultabili con frutto, altri hanno prodotto opere meno attendibili, ma comunque significative perché sono entrate a far parte del patrimonio culturale cittadino. I cronisti raccontano fatti a loro contemporanei, notizie che hanno visto con i loro occhi, ma non riescono a esimersi dal raccontare anche cose del passato, così come gli scrittori che trattano delle vicende del passato non esitano a copiare le cronache più antiche.

Ogni operazione storiografica legata a Cesena ha sempre dovuto fare i conti con questa miniera inesauribile di fatti e di notizie, anche se piena di ripetizioni, errori e contraddizioni “Gli autori, vissuti tra il XV e il XIX secolo - spiega Paola Errani - sono nobili, uomini del clero, borghesi. I più noti? Al ‘500 risalgono Giuliano Fantaguzzi, Stefano Parti e Niccolò II Masini. Al ‘600 risale l’attività di Mauro Verdoni (trascrittore delle epigrafi esistenti nel territorio cesenate), Ettore Bucci (autore di un’opera sulla storia della chiesa cesenate), Giovan Battista Braschi, Giovan Francesco Rinaldi. Per il ‘700 ricordiamo Domenico De Vincentiis, che scrive un dizionario biografico degli uomini illustri e degli scrittori di Cesena, e Giovanni Ceccaroni. Tra il Sette e l’Ottocento Carlo Antonio Andreini, Mauro Guidi e Domenico Nori; per l’Ottocento Gioacchino Sassi e Mattia Mariani”.