Cesena
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Organizza l'associazione Zaccagnini

Incontro al teatro del Seminario per una “buona economia”

Mercoledì 8 novembre alle 18,30. "Una buona economia non può fare a meno del valore della solidarietà, che si esprime nel servizio e si prende cura delle fragilità". Interventi, tra gli altri, del professor Stefano Zamagni, del direttore della Caritas di Bologna e del presidente delle Cucine popolari di Bologna

Incontro al teatro del Seminario per una “buona economia”

Un confronto a quattro per una economia “civile, sostenibile e solidale”. Il tema sarà al centro dell’incontro, promosso dall’associazione “Benigno Zaccagnini” di Cesena, organizzato per mercoledì 8 novembre alle 18,30 nel teatro del Seminario vescovile di Cesena (via del Seminario, 85).

All’iniziativa interverranno, come relatori, il professore Stefano Zamagni (economista e già presidente della Pontificia accademia delle Scienze sociali), Lia Montalti (consigliera regionale dell’Emilia-Romagna e vicepresidente della Camera delle Regioni al Consiglio d’Europa), don Matteo Prosperini (direttore Caritas diocesana di Bologna) e Giovanni Melli (presidente delle Cucine popolari di Bologna).

«Obiettivo dell’evento – afferma Pietro Pierantoni dell’associazione Zaccagnini – è quello di proporre riflessioni e mostrare buone pratiche per portare un contributo che guardi a un’economia differente rispetto al modello attuale. Un’economia che, come ha ricordato papa Francesco ai giovani partecipanti accorsi all’evento The Economy of Francesco, “fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda”. Rispetto alla visione attuale, che ha fatto della finanziarizzazione dei mercati e del guadagno personale i due pilastri dell’economia, siamo convinti come associazione Zaccagnini che serva un forte cambio di passo improntato ai quattro principi evidenziati dal pontefice nell’Evangelii Gaudium. Ossia che il tutto è maggiore della parte, il tempo è superiore allo spazio, l’unità prevale sul conflitto, la realtà è più importante dell’idea».

Per l’associazione Zaccagnini, «L’economia che rispetta l’uomo, le creature e tutto il creato è connotata da tre aggettivi: civile, sostenibile e solidale. Riguardo al primo aspetto, solo un’economia di mercato civile si propone come fine il bene comune al contrario dell’economia di mercato capitalista che persegue il bene totale».

Il secondo elemento, la sostenibilità, «richiama le persone alla conversione ecologica e alla cultura della cura per riparare i danni già causati e prevenire quelli futuri. Un modello di economia sostenibile è quello circolare dove tutto è pensato per rigenerare valore, evitando l’estrazione di materiali, l’uso di energia non rinnovabile e la produzione di scarti. Azioni possibili per mezzo di strategie di riparazione, condivisione, riuso, ridistribuzione, rigenerazione e, in ultima istanza, del riciclo delle parti riutilizzabili con l’obiettivo di rimetterle in circolo».

Infine, «una buona economia non può fare a meno del valore della solidarietà, che si esprime concretamente nel servizio e che si prende cura delle fragilità presenti nella società: “Il servizio guarda sempre il volto del fratello, tocca la sua carne, sente la sua prossimità, fino in alcuni casi a ‘soffrirla’, e cerca la promozione del fratello. Per tale ragione il servizio non è mai ideologico, dal momento che non serve idee, ma persone” (Fratelli Tutti, n. 115)».

Fonte: Comunicato stampa
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