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Emergenza sanitaria e didattica

Educazione a distanza e digital divide: presto la Regione incontrerà le scuole paritarie

Sei milioni per mitigare gli effetti della sospensione delle lezioni e un incontro, a breve, tra i rappresentanti delle scuole paritarie e il presidente regionale Stefano Bonaccini. È quanto emerge dall'informativa resa oggi dall'assessore alla Scuola, università e ricerca Paola Salomoni in commissione Cultura dell'Assemblea legislativa regionale

Educazione a distanza e digital divide: presto la Regione incontrerà le scuole paritarie

Cinque milioni (e un altro milione frutto di una donazione di un soggetto privato) stanziati dalla Regione per ridurre il divario digitale e gli effetti della sospensione delle lezioni; stabilito un incontro a breve tra i rappresentanti delle scuole paritarie e il presidente Bonaccini. Sono due dei temi emersi dall'informativa tenuta dall'assessore alla Scuola, università e ricerca Paola Salomoni in commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità,  presieduta da Francesca Marchetti.

L'assessore ha ribadito "la collaborazione della Regione con l’Ufficio scolastico regionale (Usr) per fornire agli insegnanti tutti gli strumenti tecnologici affinché possano proseguire nel miglior modo possibile le lezioni, raggiungendo il maggior numero possibile di studenti".

Rispondendo a una domanda di Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) - neo eletta vice presidente della commissione insieme ad Andrea Liverani (Lega) - l'assessore Salomoni ha comunicato che tutte le 523 istituzioni scolastiche dell'Emilia-Romagna dichiarano sui propri siti internet di aver attivato varie forme di didattica a distanza.

Luca Montevecchi (Lega) ha chiesto chiarezza "sui criteri con i quali verranno distribuiti i sei milioni e se siano previste risorse anche per le scuole private non convenzionate". Sul tema dell'importanza di un sostegno alle scuole private è intervenuta anche Valentina Castaldini (Fi), che ha chiesto "un aiuto da parte della Regione, anche attraverso il bonus baby sitter, per le famiglie con figli quando il 4 maggio i genitori torneranno a lavorare".

Per Igor Taruffi (ERCoraggiosa) "non si può chiedere ai genitori di tornare al lavoro senza dare soluzioni per i figli". Inoltre, riguardo al tema delle borse di studio universitarie, erogate in base al reddito e al rendimento negli studi, ha evidenziato come in questa fase sarebbe il caso di mettere mano alle modalità con cui vengono assegnate, visto la modalità difficoltosa in cui si stanno svolgendo gli esami". L'assessore ha replicato che "la Regione ha sempre monitorato la carriera degli studenti, ma si è deciso di spostare le scadenze per la presentazione delle richieste di borse di studio".

Silvia Piccinini (M5s) ha chiesto "le modalità con cui viene distribuita la strumentazione informatica alle scuole" e ha rimarcato i problemi del digital divide. La preoccupazione di Valentina Stragliati (Lega) riguarda una progettualità a macchia di leopardo per l'organizzazione che riguarda i bambini: "Se non ci sono linee guida uniformi da parte del governo rischiamo che i Comuni si muovano in autonomia". Inoltre, è intervenuta sulla questione mascherine: "Immagino che anche i bambini dovranno indossarle, ma sono in produzione?". Marilena Pillati (Pd) ha chiesto che vengano valutate le differenze "tra i bambini delle elementari che devono per forza appoggiarsi ai genitori, e i ragazzi delle secondarie: non si possono pensare soluzioni uguali per tutti i tipi di scuole".

Stefania Bondavalli (lista Bonaccini) ha sottolineato come “la Regione abbia fatto uno sforzo enorme per sostenere la didattica a distanza e ora bisogna aumentare gli sforzi pensando al fatto che, dal 4 maggio, ci saranno famiglie con figli che torneranno al lavoro e che ci sono ancora zone con divario digitale”. Massimo Iotti (Pd): “Abbiamo tutte le condizioni per superare la situazione difficile che stiamo vivendo anche perché sono stati fatti interventi importanti in tempi molto brevi”. il dem, inoltre, ha auspicato anche che ci siano soluzioni per permettere ai bambini un corretto svolgimento della fase estiva (campi solari, etc).

La presidente Marchetti ha lodato le modalità con cui "la nostra comunità e la scuola in particolare hanno saputo reagire difendendo il diritto all’istruzione", chiedendo di fare una mappatura per capire quali siano le aree di sofferenza ancora esistenti. la presidente, inoltre, poi sottolineato come "il sistema integrato in Emilia-Romagna funzioni, la priorità sia accordata alla scuola pubblica ma anche le scuole paritarie abbiano un'importanza riconosciuta e siano integrate in modo efficace".

Infine, Marco Lisei (Fdi) ha chiesto che "siano previsti contributi o messi a disposizione fondi per aiutare i Comuni a mettere in campo azioni di supporto alle famiglie. I bambini e i ragazzi sono stati i primi a restare chiusi in casa, ma allo stesso tempo sembrano quelli meno a rischio contagio; dunque, sono quelli che stanno facendo il sacrificio più grosso per la collettività e ora bisogna riportarli alla normalità".

Fonte: Comunicato stampa
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