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il santo del giorno

Oggi si fa memoria di san Giorgio, patrono di nazioni e di città. Un lettore ce lo ricorda

La grande diffusione del culto di san Giorgio, originariamente venerato in Oriente, si ebbe inizialmente in Europa in conseguenza delle Crociate in Terrasanta

Oggi si fa memoria di san Giorgio, patrono di nazioni e di città. Un lettore ce lo ricorda

Buongiorno caro direttore,

oggi 23 aprile 2020, mentre la pandemia non cede il passo, stoica e grintosa, le Poste di Cesena non mi garantiscono che il Corriere Cesenate mi venga portato a casa, voglio raccontarti di questo santo conosciuto da tutti e sconosciuto per molti!?!
San Giorgio di Lydda martire.

La grande diffusione del culto di san Giorgio, originariamente venerato in Oriente, si ebbe inizialmente in Europa in conseguenza delle Crociate in Terrasanta, e più precisamente ai tempi della battaglia di Antiochia. Accadde che, nell'anno 1098, durante una delle più furiose battaglie, i cavalieri crociati e i condottieri inglesi vennero soccorsi dai genovesi, i quali ribaltarono l'esito dello scontro e consentirono la presa della città, ritenuta inespugnabile. Secondo la leggenda, il martire si sarebbe mostrato ai combattenti cristiani in una miracolosa apparizione, accompagnato da splendide e sfolgoranti creature celesti con numerose bandiere, nelle quali campeggiavano croci rosse in campo bianco.
invocato contro malattie della pelle, peste e malattie veneree.
Per avere un’idea del diffusissimo culto che il santo cavaliere e martire Giorgio, godé in tutta la cristianità, si danno alcuni dati. Nella sola Italia vi sono ben 21 Comuni che portano il suo nome; Georgia è il nome di uno Stato americano degli U.S.A. e di una Repubblica caucasica; sei re di Gran Bretagna e Irlanda, due re di Grecia e altri dell’Est europeo, portarono il suo nome.

È patrono dell’Inghilterra, di intere Regioni spagnole, del Portogallo, della Lituania. Di città come Genova, Campobasso, Ferrara, Reggio Calabria e di centinaia di altre città e paesi. Forse nessun santo sin dall’antichità ha riscosso tanta venerazione popolare, sia in Occidente che in Oriente. Chiese dedicate a san Giorgio esistevano a Gerusalemme, Gerico, Zorava, Beiruth, Egitto, Etiopia, Georgia da dove si riteneva fosse oriundo. A Magonza e Bamberga vi erano delle basiliche. A Roma vi è la chiesa di san Giorgio al Velabro che custodisce la reliquia del cranio del martire palestinese. A Napoli vi è la basilica di san Giorgio Maggiore. A Venezia c’è l’isola di san Giorgio.

Vari ordini cavallereschi portano il suo nome e i suoi simboli, fra i più conosciuti: l’Ordine di S. Giorgio, detto “della Giarrettiera”; l’Ordine Teutonico, l’Ordine militare di Calatrava d’Aragona; il Sacro Ordine Costantiniano di S. Giorgio. 

È considerato il patrono dei cavalieri, degli armaioli, dei soldati, degli scout, degli schermitori, della Cavalleria, degli arcieri, dei sellai. È invocato contro la peste, la lebbra e la sifilide, i serpenti velenosi, le malattie della testa, e particolarmente nei paesi alle pendici del Vesuvio, contro le eruzioni del vulcano.

Il suo nome deriva dal greco ‘gheorgós’ cioè ‘agricoltore, lavoratore della terra ’ e lo troviamo già nelle ‘Georgiche’ di Virgilio e fu portato nei secoli da persone celebri in tutti i campi, oltre a re e principi, come Washington, Orwell, Sand, Hegel, Gagarin, De Chirico, Morandi, il Giorgione, Danton, Vasari, Byron, Simenon, Bernanos, Bizet, Haendel, ecc.
Grazie del tuo tempo e della tua pazienza.

Massimo Pieri - Pepe

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