Lettere
stampa

posta in redazione

Vivere al tempo del Covid. Una lettrice scrive: consumi sì, cultura no

Si parla degli esercizi commerciali. Non una parola sulla cultura

Foto d'archivio

Tiziana Lugaresi ha scritto a proposito di Covid e restrizioni alle libertà personali per il contenimento dela pandemia. Ecco le sue parole.

Si parla di un graduale allentamento delle restrizioni dettate dall’emergenza pandemica in molte regioni italiane. Con particolare riferimento agli esercizi commerciali. Nemmeno una parola invece sulla cultura. Cultura, estromessa dalla vita delle persone, evidentemente dimenticata, quando invece, proprio in questo momento difficile per l’umanità tutta, sofferente e disorientata, ne rappresenterebbe il sostegno e la forza attraverso l’arricchimento dello spirito che l’arte e la bellezza nelle sue diverse forme può dare. “Nella storia delle democrazie soprattutto nei suoi momenti più critici e dolorosi, la tenuta di una comunità si è sempre fondata soprattutto sulla possibilità di condividere esperienze culturali” così viene giustamente ribadito dall’Associazione Cultura Italie nel suo accorato appello al Governo, purtroppo del tutto ignorato. Ma perché privare i cittadini della possibilità di accedere ai nostri straordinari musei, ai cinema, ai teatri, alle sale da concerto, quando questi luoghi hanno dimostrato di poter essere gestiti nel pieno rispetto delle regole, mentre si dà via libera ad altre attività che per loro natura non possono garantire gli stessi livelli di sicurezza? Il motivo è che ancora una volta si antepongono ai bisogni immateriali e di grande senso valoriale per le nostre comunità quelli di carattere mercantile e consumistico.

Lo dimostra il fatto che lo stesso governo si prende la briga di discutere di cenoni e gozzoviglie varie, divenuti evidentemente temi di carattere nazionale, mentre è tutto un dipanarsi di rassicurazioni circa la possibilità di far la solita valanga di acquisti ed accaparrarsi mostruose quantità di cibarie. In un tempo in cui il senso di tutto questo dovrebbe  per lo meno farci riflettere. A riprova della centralità del consumo, divenuto valore fondante di una società smarrita, pilotata, indifesa.

Tiziana Lugaresi

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
Vivere al tempo del Covid. Una lettrice scrive: consumi sì, cultura no
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento